Nei giorni dell’OPA Microsoft su Yahoo poi rifiutata da quest’ultima gli azionisti di entrambe le aziende sono in fibrillazione. In una lettera agli investitori, Bill Miller, noto broker della Legg Mason Inc. che possiede il 6 per cento di Yahoo, ha spiegato che se Microsoft alzasse il prezzo per azione di Yahoo da 31 dollari a 40 dollari non ci sarebbero più scuse per non accettare l’offerta di acquisto.
Miller parrebbe consapevole che per Microsoft potrebbe giocare il fattore tempo: molti degli ultimi trimestri hanno visto calare lo share di mercato di Yahoo, e in questi giorni c’è chi ha malignato sul fatto che BigM potrebbe non dover far altro che attendere prima di inglobare la rivale. Ma quello di Miller è più un appello a Microsoft, affinché ascolti la voce degli azionisti di Yahoo e alzi la posta.
A suo dire, “sarà difficile per Yahoo tirar fuori delle alternative di maggior valore rispetto a quello che Microsoft sarà alla fine disposta a pagare. Riteniamo che questo accordo sia un imperativo strategico per Microsoft e che Yahoo si troverebbe in una posizione assai scomoda se scegliesse di rimanere indipendente”.
Come noto nei giorni scorsi Microsoft ha definito “unfortunate” il rifiuto di Yahoo, e il suo CEO Steve Ballmer ha fatto capire che il gigante del software non mollerà facilmente la presa.