Quasi 41 milioni di dollari (per la precisione 40,7) in Bitcoin rubati con una sola transizione attraverso l’exchange Binance. A confermare l’accadimento è la piattaforma, con un comunicato in cui viene reso noto che la somma non è stata sottratta agli utenti, ma a uno dei portafogli dell’azienda stessa. Al momento non sono stati identificati gli autori del furto.
Binance: rubati BTC per 40 milioni
La ricostruzione dei fatti resa nota parla di “azioni ben orchestrate”, attuate mediante l’impiego di più account apparentemente senza alcun legame tra loro, responsabili però al momento più opportuno di un’azione coordinata che è andata concretizzandosi in una sola transazione da 7.000 BTC capace di aggirare e superare i controlli di sicurezza posti in essere da Binance. L’allarme è scattato nella giornata di ieri, ma troppo tardi, quando il fatto era già stato scommesso, permettendo in ogni caso di impedire ulteriori prelievi. L’ammontare dell’incidente verrà coperto facendo ricorso al Fondo SAFU di sicurezza.
Abbiamo scoperto una violazione della sicurezza su larga scala oggi, il 7 maggio 2019 alle 17:15:24 (UTC). Gli hacker sono riusciti a ottenere un gran numero di chiavi API degli utenti, codici 2FA e potenzialmente altre informazioni. Gli hacker hanno utilizzato una varietà di tecniche, tra cui phishing, virus e altri attacchi. Stiamo ancora stabilendo tutti i possibili metodi utilizzati. Potrebbero esserci anche account aggiuntivi interessati che non sono stati ancora identificati.
La società, attraverso l’intervento del CEO Changpeng Zhao, annuncia che per circa una settimana il deposito e il prelievo di criptovalute (Bitcoin e non solo) verrà sospeso, così da permettere ai tecnici di revisionare tutti i sistemi di sicurezza adottati. Rimarranno invece eseguibili le operazioni di trading.
Non è la prima volta che si parla del furto di Bitcoin o di altre monete virtuali. Simili eventi accadono da anni, nonostante l’evoluzione degli accorgimenti posti a protezione dei portafogli e del valore gestito attraverso gli exchange. Proprio la natura decentralizzata delle blockchain impiegate per garantire l’anonimato delle transazioni rende difficoltoso se non talvolta impossibile risalire all’identità dei responsabili.