La Commodity Futures Trading Commission (CFTC) ha denunciato Binance, il suo CEO Changpeng Zhao e l’ex Chief Compliance Officer Samuel Lim per aver violato le regole dell’agenzia e il Commodity Exchange Act (CEA). La più grande piattaforma di crypto exchange del mondo avrebbe consentito agli utenti statunitensi di scambiare derivati senza la necessaria autorizzazione, consigliando l’uso della VPN per aggirare i controlli delle autorità.
Binance ha suggerito di usare una VPN
In base alla denuncia della CFTC, Binance ha consentito lo scambio di derivati ai cittadini statunitensi dal 2019 ad oggi. Durante questo periodo, l’azienda fondata da Changpeng Zhao non ha chiesto agli utenti di confermare la loro identità tramite la procedura KYC (Know Your Customer). Inoltre non ha implementato le procedure obbligatorie per prevenire e rilevare il finanziamento delle attività terroristiche e il riciclaggio di denaro.
Non avendo il permesso di offrire derivati negli Stati Uniti, Binance ha consigliato agli utenti di aggirare i controlli utilizzando una VPN. Sul sito ufficiale era stata pubblicata anche una guida per principianti (ora non è più disponibile). In pratica, l’azienda aveva suggerito la migliore soluzione per nascondere il vero indirizzo IP del dispositivo e quindi aggirare il controllo dell’identità.
Il CEO Changpeng Zhao ha respinto le accuse della CFTC, affermando che Binance implementa i controlli KYC e blocca gli utenti statunitensi in base all’identità, indirizzo IP, operatore telefonico, numero della carta di credito e altri parametri.
Tuttavia la denuncia non contiene informazioni completamente sbagliate. Lo stesso CEO scrive infatti che “sembra contenere una descrizione incompleta dei fatti“. Binance cercherà di trovare una “soluzione amichevole a tutti i problemi“.