Nelle scorse settimane Microsoft ha dato il via ai test per una nuova funzionalità di Bing Chat: il riconoscimento delle immagini. Sfrutta il modello GPT-4 e consente di chiedere al chatbot di identificare il soggetto/oggetto di un’immagine quando queste vengono inviate in un prompt di testo. Adesso la suddetta feture è uscita dalla fase sperimentale ed è fruibile da parte di tutti.
Bing Chat: Visual Search disponibile per tutti gli utenti
L’annuncio è stato fatto direttamente dal colosso di Redmond nelle score ore. La funzione è stata denominata Visual Search (ovvero “ricerca visiva”, per dirla all’italiana) ed è fruibile dalla versione desktop di Bing Chat e dalle app per smartphone e tablet di Bing.
In futuro, poi, la funzionalità verrà aggiunta al chabot Bing Chat Enterprise che è stato annunciato e lanciato anch’esso nelle score ore.
Riportiamo di seguito, in forma tradotta, quanto espressamente dichiarato da Microsoft al riguardo.
Sfruttando il modello GPT-4 di OpenAI, Visual Search in Chat consente a chiunque di caricare immagini e cercare sul web contenuti correlati. Scatta una foto o usane una che trovi altrove e chiedi a Bing di parlarti: Bing può capire il contesto di un’immagine, interpretarla e rispondere alle domande al riguardo. Che tu stia viaggiando in una nuova città in vacanza e chiedendo informazioni sull’architettura di un particolare edificio o a casa cercando di trovare idee per il pranzo basate sul contenuto del tuo frigorifero, carica l’immagine in Bing Chat e usala per sfruttare le conoscenze del web per ottenere risposte.
Da tenere presente che il team Microsoft alle spalle del chatbot è stato pure impegnato nel testare ulteriori nuove funzioni con un ristretto gruppo di utenti nelle ultime settimane.
Tra le nuove feature sperimentate e maggiormente apprezzate vi è l’uso di Bing Chat in browser diversi da Microsoft Edge, come Chrome di Google e Safari di Apple. Inoltre, Mikhail Parakhin, capo della pubblicità e dei servizi Web di Microsoft, ha recentemente fatto presente su Twitter che l’azienda sta lavorando per fare in modo che il chatbot possa ricordare le conversazioni tenute in precedenza e che la funzionalità verrà implementata il prima possibile.