Bing, Copilot in cima ai risultati per chi cerca ChatGPT o Gemini

Bing, Copilot in cima ai risultati per chi cerca ChatGPT o Gemini

Cercando su Bing termini come ChatGPT o Gemini appare un box interattivo per parlare direttamente con Copilot, la nuova strategia di Microsoft.
Bing, Copilot in cima ai risultati per chi cerca ChatGPT o Gemini
Cercando su Bing termini come ChatGPT o Gemini appare un box interattivo per parlare direttamente con Copilot, la nuova strategia di Microsoft.

Microsoft ha deciso di giocare sporco… per spingere gli utenti a usare il suo assistente AI è pronta a tutto. L’ultima trovata? Utilizzare i risultati di ricerca di Bing per “dirottare” chi cerca informazioni sulle alternative a Copilot.

Bing spinge Copilot nei risultati di ricerca per termini come ChatGPT e Gemini

Immaginiamo di usare Bing per cercare assistenti AI popolari come Gemini, Grok, Claude, ChatGPT o Perplexity. Quello che ci si aspetterebbe è una lista di link pertinenti, giusto? E invece, ecco che appare un box interattivo che invita a scrivere un messaggio direttamente a Microsoft Copilot. Basta premere “Invio” e voilà, Copilot si apre in una nuova scheda, pronto a continuare la conversazione.

Non è la prima volta che Microsoft ci prova a usare la pagina dei risultati di Bing come vetrina per i suoi prodotti e servizi. Solo qualche mese fa Bing ha scimmiottato il design della homepage di Google quando gli utenti cercavano proprio “Google”. Una mossa che aveva scatenato non poche proteste, costringendo Microsoft a fare marcia indietro.

Fallito il tentativo di imitazione, Microsoft ha optato per un approccio più sottile. Se si cerca “Google” su Bing, apparirà una seconda barra di ricerca in cima ai risultati, già selezionata in modo che qualunque cosa si scriva venga processata da Bing, e non da Google. Insomma, tattiche aggressive per usare il proprio motore di ricerca come cavallo di Troia per promuovere l’ecosistema Microsoft.

Promozione furba o controversa?

Questo nuovo espediente per promuovere Copilot è sicuramente ingegnoso, ma anche discutibile. L’effetto boomerang è sempre dietro l’angolo quando si forzano le persone a fare qualcosa… ma evidentemente, a Microsoft non importa.

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Pubblicato il
5 mar 2025
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