Bing come motore di ricerca di default su iPhone per liberarsi di Google e rendere ancora più profondo il rift tra Cupertino e Mountain View? Si tratta per ora solo di una voce di corridoio ma ci sarebbero stati alcuni colloqui più o meno informali tra Apple e Microsoft per sondare la percorribilità di questa strada.
Rimpiazzare BigG sul melafonino con quello che attualmente si può definire il più agguerrito rivale di Mountain View nell’ambito del search: si tratta di una prospettiva che cinque anni fa avrebbe avuto una rilevanza ben diversa. Come fanno notare alcuni addetti ai lavori, l’antica rivalità tra Apple e Microsoft, California e Oregon, Cupertino e Redmond ha perso vigore a favore di un confronto che si gioca entro i confini della Silicon Valley, con BigG a prendere il posto di BigM come avversario diretto di Apple dopo anni di fraterna amicizia.
Le prime avvisaglie di questo mutamento dei rapporti all’interno di quelle che sono a buon diritto fra le maggiori aziende hi-tech degli Stati Uniti si erano concretizzate con l’uscita dal board di Apple da parte di Eric Schimdt, che fino a quel momento aveva vestito il duplice ruolo di CEO di Google e consigliere di Apple. L’annuncio di Nexus One ha poi sancito ufficialmente l’avvio della competizione fra le due aziende dopo un lungo periodo in cui l’uno non aveva invaso il campo d’azione dell’altra.
Da parte sua Microsoft ha investito in Bing ingenti risorse proprio in ottica anti Google , favorendo quindi lo spostamento dei poli dell’industria hi-tech. Già poche settimane dopo il suo debutto Bing aveva fatto capolino in ambiente iPhone, per poi palesarsi come app gratuita lo scorso dicembre.
Trattandosi di rumors sarebbe ancora presto per disegnare un quadro in cui Apple e Microsoft collaborano per mettere in difficoltà Google : ciò che appare difficile negare è che, con l’entrata di BigG nel mondo della telefonia e l’acquisizione da parte di Apple di un’azienda legata all’advertising mobile, i due giganti siano pronti a incrociare le spade.
Giorgio Pontico