L’Autorità garante per le telecomunicazioni (Agcom) ha chiuso la questione Bip Mobile: la rincorsa iniziata a gennaio si è conclusa ora con una multa da 206mila euro .
La storia dell’operatore virtuale , iniziata nel 2012, ha concluso il 2013 con un blackout che ha colpito l’utenza: l’azienda era stata costretta ad interrompere i servizi a causa di problematiche con il suo enabler, Telogic Italy, che aveva intimato la prossima interruzione della fornitura all’ingrosso dei servizi di telefonia mobile se non gli fosse stato corrisposto quanto dovuto.
A quel punto Agcom aveva avviato un procedimento per omessa comunicazione agli utenti dell’interruzione del servizio : da un giorno all’altro gli utenti si erano ritrovati con i cellulari senza più segno di connessione e le associazioni dei consumatori avevano mosso i passi legali per rivendicare la portabilità del numero e del credito residuo.
La storia, dunque, si è conclusa ora con una sanzione di circa 205mila euro: la portabilità del numero era già stata garantita con una procedura straordinaria (scaduta lo scorso 15 marzo) predisposta da Agcom insieme agli altri operatori di telefonia mobile, mentre le istanze di risarcimento danni morali e materiali da parte degli utenti Bip Mobile sono state respinte da Agcom.
Unico strascico della vicenda, dunque, rimane la procedura concorsuale avviata presso il tribunale fallimentare.
Claudio Tamburrino