-10% nelle ultime 24 ore, -20% nel mese lasciato alle spalle: è una giornata nera per Bitcoin, scambiato nel momento in cui viene scritto e pubblicato questo articolo a poco più di 38.800 dollari (fonte Coinbase). La quotazione non era così bassa fin dalla scorsa estate, più precisamente dal 5 agosto.
Crollo Bitcoin: la giornata nera della criptovaluta
Il grafico qui sotto può tornare utile per fotografare il trend al ribasso registrato nel corso delle ultime settimane, con il prezzo di BTC passato da ben oltre 51.000 dollari al livello attuale.
Coloro impegnati nel trading e gli addetti ai lavori continuano a far riferimento a un sentiment rialzista, attribuendo la responsabilità del crollo di questo periodo a fattori quali le incertezze legate al protrarsi della crisi sanitaria a livello globale e l’inflazione.
Bitcoin ci ha abituati a vigorose riprese dopo gli scivoloni che si sono susseguiti negli anni e non è da escludere possa essere così anche stavolta. Il consiglio per coloro interessati a cimentarsi con il trading è come sempre quello di approcciare la compravendita di questi asset con attenzione e consapevoli del rischio volatilità che un simile investimento porta inevitabilmente con sé. Alla prospettiva di generare un guadagno importante in tempi brevi fa da contraltare lo spauracchio di un ulteriore ribasso che finirebbe per svalutare il capitale convertito.
È una magra consolazione vedere le altre criptovalute cadere anch’esse a picco: vale per Ethereum (-13% nelle ultime 24 ore), XRP (-10%) e Solana (-13%) solo per fare alcuni esempi.
Con un tempismo quasi sprezzante nei confronti dello scenario, proprio oggi il nuovo sindaco di New York (Eric Leroy Adams) ha reso noto in via ufficiale che incasserà i suoi primi stipendi proprio in BTC ed ETH, attraverso l’exchange Coinbase. Queste le sue parole.
NY è il centro del mondo, vogliamo essere al centro delle innovazioni riguardanti criptovalute e finanza.