Nelle prossime ore, a partire dalle 18:00, Google svelerà le proprie attese novità, anticipate da fughe di informazioni che hanno tracciato un panorama pressoché completo di quello che ci si può attendere dall’evento, che sarà trasmesso in streaming sul canale ufficiale di Google.
Prima di tutto, si mormora di due terminali Nexus: Nexus 5X, prodotto da LG, e Nexus 6P, prodotto da Huawei, di cui già si vociferava a ridosso della conferenza per sviluppatori Google I/O.
Stando alle indiscrezioni trapelate nelle scorse settimane e confermate da un dettaglio delle specifiche circolato in rete, il terminale Nexus 5X sarà l’erede del Nexus 5 lanciato nel 2013 : equipaggiato con Qualcomm Snapdragon 808 e 2GB di RAM, dovrebbe prevedere una versione da 16 e una versione da 32GB di storage, dovrebbe montare display Full HD da 5,2 pollici, fotocamera posteriore per video 4k da 12,3 megapixel e fotocamera frontale da 5 megapixel, un lettore di impronte digitali e interfaccia USB Type-C. Le ultime informazioni diffuse da Android Police scommettono su prezzi a partire da 379.99 dollari, con preordini solo su Play Store per USA, UK, Irlanda, Corea, Giappone a partire da oggi, dopo l’evento Google.
L’altro protagonista della presentazione di Mountain View si prevede sarà Nexus 6P , phablet con scocca in metallo con display da 5,7 pollici, animato da Snapdragon 810 v2.1 e supportato da una batteria da 3450mAh. Anche questo terminale pare monterà lettore di impronte e interfaccia USB Type-C. Le versioni che si prevedono al lancio si differenziano per la capienza in termini di storage (32, 64 e 128GB), e i prezzi dovrebbero partire da 499,99 dollari.
I due terminali marchiati Google saranno naturalmente occasione per presentare la versione stabile di Android 6.0, Marshmallow , di cui gli sviluppatori hanno già testato SDK e preview dopo l’ annuncio del mese di maggio. Il sistema operativo mobile, secondo ulteriori indiscrezioni , potrebbe poi animare un tablet, per ora identificato come Pixel C , nome in codice Ryu.
Le altre indiscrezioni che si affastellano in queste ore ritagliano uno spazio per due Chromecast , una revisione della precedente generazione e un nuovo dispositivo dedicato invece allo streaming di musica attraverso gli speaker domestici, magari da combinare con un nuovo piano familiare per allineare Google Play Music con la concorrenza.
Gaia Bottà