Per poco, anzi per pochissimo, Bitcoin non è riuscito a sfondare il tetto dei 100.000 dollari. L’ennesima giornata d’oro ha comunque spinto la criptovaluta fino a toccare la soglia dei 99.517 dollari (fonte CoinDesk), facendo registrare un nuovo record storico. Nel momento in cui scriviamo e pubblichiamo questo articolo si trova a 97.297 dollari. Considerando il trend delle ultime settimane, l’impressione è che si tratti di un evento solo rimandato.
100.000 dollari: Bitcoin sfiora, ma non tocca
Cosa sta spingendo BTC verso quote mai raggiunte nei suoi 15 anni? Di certo, l’entusiasmo generato dalla rielezione di Donald Trump alla Casa Bianca è il fattore più importante. Il tycoon, autoproclamatosi Crypto President e fiero sostenitore della finanza decentralizzata (ribaltando la sua stessa posizione di qualche anno fa), ha in più occasioni manifestato la volontà di puntare su questi asset per garantire un futuro roseo all’economia americana. Vale lo stesso per il suo braccio destro, Elon Musk, da sempre associato a un’altra moneta virtuale come Dogecoin.
Il grafico qui sotto mostra l’andamento del prezzo di Bitcoin nel corso dell’ultimo mese. La tornata elettorale statunitense è andata in scena il 5 novembre: il nesso di causalità è palese.
Il raggiungimento dei 100.000 dollari, quasi una sorta di soglia psicologica per Bitcoin, potrebbe innescare dinamiche che sfuggono anche alle previsioni degli analisti più smaliziati. Se da un lato potrebbe infondere ulteriore entusiasmo e alimentare un’ulteriore crescita, dall’altro potrebbe rappresentare una forte tentazione per chi, controllando l’asset da tempo, è ora in grado di monetizzare il proprio investimento, spingendolo a disfarsene. In tal caso, si manifesterebbe quel rischio volatilità che, più volte in passato, ha provocato una repentina flessione.
Restando in tema, nel nostro paese è in corso un’accesa discussione, dentro e fuori dal Parlamento, sul possibile aumento della tassazione al 42% (oggi al 26%) per le plusvalenze generate dalle criptovalute. La proposta è stata formulata nella bozza della nuova manovra finanziaria, ma durante l’iter parlamentare dovrà scontrarsi con diversi emendamenti.