Dopo aver sfondato nei giorni scorsi il tetto dei 34.000 dollari il valore di Bitcoin ha subito una flessione fino ad assestarsi a circa 32.000. Analizzando la variazione da un punto di vista più distante e ampio, considerando l’intero ultimo mese trascorso, si può apprezzare una crescita record passata dai 19.850 dollari di inizio dicembre e dai 28.000 negli ultimi giorni del 2020. Secondo JPMorgan non è stato che l’inizio: 1 BTC potrebbe arrivare ad essere scambiato a 146.000 dollari.
JPMorgan: Bitcoin alternativa all’oro per investire
Prima di vendere tutto e investire nella criptovaluta è però bene tenere conto di come l’istituto ritenga la prospettiva concreta se (e solo se) Bitcoin si dimostrerà capace di diventare un bene rifugio alternativo all’oro. Riportiamo qui sotto un grafico (fonte @thyagu su Twitter) che mostra l’andamento del valore dei due asset durante gli ultimi sei mesi.
È poi tenere in considerazione il rischio volatilità: nessuno può garantire che il prezzo di BTC non subisca un calo repentino in conseguenza a una importante manovra speculativa, come già avvenuto più volte in passato all’improvviso dopo un trend di crescita.
Ciò che è di certo cambiato è il rapporto con le criptovalute, ormai non più esclusiva di chi bazzica negli ambienti della finanza o degli smanettoni che animano il mondo blockchain. A quella che può essere definita una democratizzazione di Bitcoin, Ethereum e delle altre monete virtuali hanno contribuito progetti come Libra di Facebook e partner (nonostante il ridimensionamento e il debutto rinviato più volte) così come l’integrazione in strumenti di largo uso a partire dal wallet di PayPal che negli Stati Uniti permette di gestire alcune crypto da ormai un paio di mesi.