Bitcoin di nuovo a quota 50000 dollari, dopo un mese

Bitcoin di nuovo a 50000 dollari, dopo un mese

Il prezzo della crypto, interessato da un trend di crescita che prosegue ormai da qualche giorno, è tornato a sfondare il tetto dei 50000 dollari.
Bitcoin di nuovo a 50000 dollari, dopo un mese
Il prezzo della crypto, interessato da un trend di crescita che prosegue ormai da qualche giorno, è tornato a sfondare il tetto dei 50000 dollari.

Le attività registrate negli ultimi giorni hanno portato Bitcoin a raggiungere e superare la soglia dei 50.000 dollari: non accadeva da quasi un mese, più precisamente dal 7 settembre. Nel momento in cui viene scritto e pubblicato questo articolo, il prezzo si attesta a 50.048 dollari (fonte CoinDesk).

Settimana in crescita per BTC, continua il trend positivo

Il primo dei due grafici riportati qui sotto mostra la variazione che ha interessato il prezzo della criptovaluta nel corso dell’ultima settimana, passando dai circa 41.000 dollari dello scorso martedì alla quota odierna.

Il valore di Bitcoin e la sua variazione nell'ultima settimana (05/10/2021)

Il mese altalenante di Bitcoin è invece ben fotografato dalla seconda immagine. Curiosamente, la flessione innescata a inizio settembre aveva preso il via a poche ore di distanza dalla storica decisione di El Salvador, paese che per primo al mondo ha deciso di eleggere la crypto a moneta di corso legale, non senza suscitare qualche malumore e perplessità.

Il valore di Bitcoin e la sua variazione nell'ultimo mese (05/10/2021)

È come sempre impossibile formulare una previsione attendibile su quelle che saranno le prossime evoluzioni del prezzo: peseranno senza dubbio le attività di trading, ma anche le discussioni in merito alla sostenibilità dell’asset. È infatti noto come mantenere operativa la rete decentralizzata su cui poggia BTC richieda molta energia, anzi moltissima. Quanta di preciso? Si stima intorno ai 91 TWh per il solo 2021, un quantitativo del tutto simile a quello necessario per soddisfare il fabbisogno di interi paesi come il Pakistan.

E ora che la Cina ha imposto il suo stop a ogni crypto-attività, le cose potrebbero addirittura peggiorare, in conseguenza allo spostamento del mining in altri territori, dove l’approvvigionamento avviene ancor meno da fonti pulite e rinnovabili.

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Pubblicato il
5 ott 2021
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