I pagamenti in criptovalute sono sempre più popolari tra i cybercriminali, in quanto più difficili da rintracciare rispetto alle valute tradizionali. Il Federal Bureau of Investigation (FBI) ha comunicato che sono in aumento le truffe basate sull’uso degli ATM per Bitcoin e altre monete digitali. L’agenzia statunitense fornisce alcuni suggerimenti per evitare di cadere in trappola.
Truffe con crypto ATM e codici QR
In molti paesi (anche in Italia) sono stati installati ATM per l’acquisto di Bitcoin o altre criptovalute. L’utente deve solo inserire la carta di credito/debito o il contante per ottenere la corrispondente somma in versione digitale (al netto della commissione). Il caricamento nel portafoglio digitale avviene inquadrando un codice QR con lo smartphone. Questa semplice operazione viene sfruttata sempre più spesso dagli scammer (truffatori).
I cybercriminali usano vari trucchi per ingannare le vittime: contattano gli utenti affermando di essere rappresentanti di aziende, uffici legali o forze dell’ordine, stabiliscono una relazione online creando un falso senso di intimità, comunicano una vincita alla lotteria e la necessità di pagare una commissione.
In tutti i casi, l’obiettivo è quello di convincere la vittima al pagamento in criptovalute. Viene fornito il codice QR del portafoglio e chiesto di acquistare Bitcoin o altre monete digitali da un ATM. Spesso il truffatore è in contatto telefonico con la vittima per fornire i passi della procedura.
L’FBI evidenzia un’importante differenza tra un trasferimento di denaro tradizionale e una transazione in criptovalute. La prima richiede fino a due giorni per il completamento, mentre la seconda è istantanea. Ciò significa che recuperare i soldi è quasi impossibile. Gli utenti dovrebbero quindi prestare molta attenzione per non cadere in trappola.