Il prezzo di Bitcoin è crollato di 4mila $ nel giro di sole 24 ore. Un segnale preoccupante per molti che identificano la causa nella recente escalation del conflitto in Medio Oriente. Una situazione sicuramente complicata a livello mondiale che si riflette sul mercato crypto e, in modo particolare, abbiamo visto sulla prima criptovaluta per capitalizzazione mondiale.
Il crollo è seguito all’attacco missilistico iraniano su Israele avvenuto ieri, in tarda serata. Quindi, se poco prima BTC veniva scambiato a circa 64mila $, successivamente è passato ai 60mila $. Una brusca caduta che attualmente lo vede posizionato intorno ai 61mila $, recuperando circa 1000 $ in qualche ora, ma restando in negativo a -3% circa. Ovviamente il colpo si è sentito e ancora non si pensa alla reazione della crypto.
Di contro, le materie prime come oro e petrolio, oggi sono protagoniste di un trend rialzista. A non far bene a BTC c’è anche il sentiment del mercato che, secondo Bitcoin Fear and Greed Index, è passato da “avidità”, qualche giorno fa, a “paura” di queste ore. Questo ha portato a una svendita irrazionale di posizioni che non fa certo bene al mercato crypto.
Il crollo di Bitcoin non preoccupa chi pensa si rialzerà
Il recente crollo di Bitcoin non ha placato il sentimento rialzista di alcuni tra analisti ed esperti del settore. Uno di questi è il CEO di Cleanspark, società di mining di BTC, Zach Bradford che ha recentemente rivelato la sua previsione per la prima criptovaluta al mondo per capitalizzazione. Durante un’intervista con Bernstein ha dichiarato:
Sulla base della mia analisi attuale, credo che potremmo vedere il picco del bitcoin appena sotto i 200 mila $, nei prossimi 18 mesi. Probabilmente sarà un picco.
Un ruolo importante lo potrebbero avere le prossime elezioni presidenziali degli Stati Uniti. Recentemente anche Kamala Harris ha preso posizione sui prossimi obiettivi rincorrendo il primato della blockchain. “Penso che inizieremo a vedere una spinta significativa nei prezzi del bitcoin dopo le elezioni e fino a gennaio – ha spiegato il CEO di Cleanspark – il che dovrebbe tradursi in una significativa espansione dei margini per i minatori ben posizionati con strutture di costo efficienti“.
In conclusione, se Bitcoin in queste ore è crollato di circa 4mila $, nei prossimi mesi, secondo questa previsione, potrebbe raggiungere un obiettivo importante vicino ai 200 mila $. A supporto della sua profezia, Bradford ha aggiunto: “Un segnale positivo è che il periodo piatto prolungato di bitcoin mostra che anche un rialzo sostenuto potrebbe durare più a lungo. Naturalmente, tutto questo è soggetto a eventi macro e ad altri fattori“.