Bitcoin ha da ieri due facce, Bitcoin Cash (BCC) e Bitcoin “Core” (ossia la versione classica): non faranno parte della stessa moneta, dal momento che adotteranno blockchain diverse e avranno, conseguentemente, due differenti quotazioni .
L’operazione di sdoppiamento ha avuto inizio ieri, quando ha fatto il suo esordio sul mercato la nuova versione della criptovaluta: BCC è il frutto di un cosiddetto “fork”, ovvero una scissione tra blockchain e la conseguente creazione di una nuova valuta digitale che duplicherà il passato della moneta da cui ha origine, ma che da questa base si distinguerà per transazioni garantite e per i bilanci indipendenti.
Il tutto ha avuto origine da un periodo di dura contrapposizione tra i gestori del software della criptovaluta, che si è risolto, appunto, con l’esordio di una vera e propria nuova versione che diventa così alternativa a quella originaria (denominata Bitcoin Core ).
Il mercato delle criptovalute è stato certamente travolto dalla novità: all’esordio Bitcoin Cash ha immediatamente triplicato il suo valore, passando da 214 a 628 dollari e attestandosi intorno ai 450 dollari, circa il 30 per cento di Bitcoin Core, una cifra che le permette già di essere la terza valuta digitale più preziosa al mondo . A determinarne l’effettivo valore sarà tuttavia il tempo : come tutte le valute digitali non ha un referente nel mondo fisico dove non viene neanche utilizzata, pertanto il suo valore è quello che gli viene assegnato dagli investitori stessi.
A rimanere spiazzati – per il momento – gli utenti tradizionali della criptovaluta.
Di fatto, Bitcoin Cash è in tutto e per tutto un nuovo asset e, anche se inizialmente i suoi creatori hanno arbitrariamente, pur partendo da un nuovo blockchain, assegnato una Bitcoin Cash per ogni Bitcoin cosiddetta Core posseduto dagli utenti della criptovaluta, i problemi in prospettiva restano. E anche se Bitcoin Core ha di fatto mantenuto inalterato il suo valore, nel lungo periodo si troverà con un nuovo concorrente con la medesima tecnologia, blockchain diverse e possibile maggiore concorrenza diretta causata anche dallo stesso nome. Una situazione che può portare svalutazione della valuta finora posseduta .
A complicare la questione il fatto che uno dei principali exchange bitcoin, Coinbase, ha deciso di non supportare Bitcoin Cash in quanto afferma che dovrebbe fare un lungo processo di adeguamento del proprio software per poterla gestire correttamente. Sulla stessa linea anche Brave New Coin, altro exchange che afferma che non vi sono infrastrutture pronte per supportarla.
La conseguenza pratica è che i milioni di utenti degli exchange che non stanno supportando Bitcoin Cash non hanno ricevuto la nuova valuta , aprendo a due ipotesi ben distinte per il prossimo futuro: se Bitcoin Cash dovesse dimostrarsi di successo vi sarebbero le basi per possibili cause legali da parte degli utenti che non hanno potuto ricevere Cash ; se invece non dovesse dimostrarsi così solida come valuta digitale, si avvererebbero le profezie degli exchange che la considerano poco più di una fastidiosa distrazione.