Nonostante le proteste che hanno animato le piazze nei giorni scorsi, con parte della popolazione e degli esercenti apertamente contrari all’iniziativa, El Salvador è da oggi ufficialmente il primo paese al mondo ad aver adottato Bitcoin come moneta a corso legale. Una decisione annunciata nel mese di maggio, un po’ a sorpresa, presa poi a ispirazione da altri governi e da altri territori.
A El Salvador da oggi si paga (anche) in Bitcoin
Da più parti è stato manifestato il timore che equiparare la criptovaluta al dollaro statunitense possa impattare in modo negativo sull’economia, destabilizzandola e mostrando il fianco al riciclaggio di denaro sporco. Le perplessità sono state condivise in modo esplicito anche dalla Banca Mondiale, che ha posto l’accento sui pericoli riguardanti trasparenza e sostenibilità: per quanto concerne quest’ultimo aspetto, un nuovo studio ha dimostrato come il mining di BTC consumi 91 terawattora all’anno, pari a sette volte l’energia assorbita da Google per mantenere operativa la propria infrastruttura globale.
Le autorità sono ad ogni modo intervenute dichiarando che l’utilizzo della crypto non sarà obbligatorio. Qui sotto il tweet entusiasta di Nayib Bukele, Presidente di El Salvador, fin dal primo momento sostenitore dell’iniziativa.
3 minutos para hacer historia.
In 3 minutes, we make history.#BitcoinDay #BTC🇸🇻
— Nayib Bukele (@nayibbukele) September 7, 2021
Nel momento in cui viene scritto e pubblicato questo articolo, il prezzo di di Bitcoin si attesta a 50.964 dollari (fonte CoinDesk), in lieve calo rispetto a quanto registrato ieri, quando la criptovaluta ha raggiunto e ampiamente superato la soglia dei 52.800 dollari, un valore mai così alto dal mese di maggio. Rimane però ancora piuttosto lontano il record storico di 64.888 dollari di aprile.