Il Bitcoin sembra non riuscire a risalire la china verso il livello di resistenza posizionato tra i 48.000 e i 50.000 dollari. Questa situazione è ormai chiara da alcuni giorni. Infatti, la regina delle criptovalute continua a rimanere posizionata nell’intervallo ristretto tra i 40.000 e i 43.000 dollari.
L’Indice di Forza Relativa (RSI) è calato, posizionandosi sotto il livello neutro dei 50. Evidente sul grafico settimanale, si intravede una certa stasi entro i 40.000 dollari che non permette lo slancio ulteriore verso quotazioni più interessanti.
Attualmente Bitcoin è scambiato a 41.288 dollari, poco sopra quindi ai 40mila dollari, con una capitalizzazione di mercato pari a 785 miliardi di dollari. A segnare la criptovaluta è ancora il colore rosso che si traduce in un -3,08%. I dati appena espressi sono quelli registrati da Coinranking al momento della scrittura.
Bitcoin potrebbe attirare acquirenti a breve termine
Solitamente, aprile e maggio sono due mesi forti per gli asset speculativi come criptovalute e azioni. Ecco perché potrebbe rivelarsi un buon periodo per Bitcoin, nonostante l’attuale resistenza. Infatti, la regina delle criptovalute potrebbe attirare acquirenti a breve termine.
Un simile scenario sarebbe un trampolino di lancio per Bitcoin, nella speranza che la sua quotazione superi il livello dei 45.000 dollari, puntando così a un prezzo di scambio più vicino ai 50.000 dollari. Quotazione che, ovviamente, piace molto di più agli investitori a lungo termine.
L’attuale pullback, come riferiscono diversi analisti, risulta molto simile a quello di settembre dello scorso anno. Perciò si tratterebbe solo di un momento temporaneo che dovrebbe trovare una svolta a breve.
Tra l’altro negli ultimi giorni le notizie sulla regina delle criptovalute non hanno aiutato. Bitcoin non è stato aiutato da iniziative di una tale importanza da spingere verso l’alto, in modo prepotente, la sua quotazione, soprattutto, non sono state così forti da forzare l’attuale livello di resistenza.
Qualche giorno fa l’Austria ha dichiarato di voler sviluppare Bitcoin e le criptovalute nel Paese. Dentro questa notizia però si nascondeva la volontà di continuare ad applicare e far fruttare una tassa del 27,5%. È chiaro quindi che gli investitori crypto devono trovare un compromesso tra la legalità e la tassazione impegnativa.
Vedremo cosa porterà l’evento Bitcoin 2022 di Miami.