Colpo gobbo digitale sui server di Bitfinex, servizio di cambio in moneta virtuale di base a Hong Kong che è recentemente caduto vittima di un furto di Bitcoin a dir poco sostanzioso. Gli ignoti cyber-criminali hanno sottratto quasi 120.000 BTC , un valore che tradotto in moneta tradizionale equivale a quasi 60 milioni di euro.
È Bitfinex stessa a confermare la notizia sul blog aziendale , una comunicazione che parla di una non meglio specificata “breccia di sicurezza” ancora sotto indagine e avverte gli utenti del fatto che per il momento tutti i servizi di cambio e prelievo della corporation sono stati bloccati .
Bitfinex dice di non avere spiegazioni, al momento, su come i criminali abbiano agito per sottrarre tutti quei BTC, tanto più che i prelievi sul servizio avrebbero dovuto avere un tetto massimo impossibile da superare per un utente comune.
E invece il tetto è stato sfondato e anche di parecchio, un numero non meglio specificato di utenti si troverà ora con il wallet virtuale svuotato e i danni sarebbero potuti essere anche maggiori se Bitfinex non avesse fatto uso del servizio di “segregazione” dei portafogli digitali dei clienti offerto dalla società americana BitGo .
La notizia della compromissione di Bitfinex arriva a coronare un periodo non certo felicissimo per le criptomonete, e nei momenti successivi alla sua diffusione il valore di Bitcoin è crollato del 20 per cento fino a 540 dollari per BTC. Poche settimane fa era toccato a Ethereum , altra moneta virtuale sulla breccia, finire nel mirino degli hacker e di un prelievo multimilionario (pari a 50 milioni di dollari) che potrebbe minacciare il futuro della piattaforma.
Alfonso Maruccia