La settimana che sta per concludersi ha confermato l’inversione di tendenza innescata dalle crypto più note, con Bitcoin che ha visto il proprio valore letteralmente precipitare. L’ultima giornata non ha fatto eccezione, spingendo il prezzo giù fino a livelli che non si registravano dal mese di gennaio: un sonoro tonfo l’ha portato a sfiorare la soglia dei 30.000 dollari (30.201 dollari).
Bitcoin torna a 30.000 dollari, per un momento
Nel momento in cui viene scritto e pubblicato questo articolo, BTC è scambiato a poco meno di 40.000 dollari (39.400 dollari, fonte CoinDesk). Il grafico qui sotto ben rappresenta quanto accaduto nella notte.
Il trend al ribasso è evidente prendendo in considerazione l’intero mese lasciato alle spalle.
Il prezzo della criptovaluta è arrivato a dimezzarsi rispetto al record di 64.829 dollari segnato a metà aprile. Indagare le ragioni del fenomeno non è cosa semplice. Ha certamente influito l’atteggiamento assunto da Elon Musk, così come il conseguente feedback negativo in termini di opinione pubblica rivolto all’imprenditore. L’ultimo suo intervento in merito, ovviamente su Twitter, si riferisce all’investimento di Tesla nella moneta ed è stato interpretato come la volontà di non disfarsi in questo momento della parte ancora controllata, guardando avanti con la prospettiva di un rialzo.
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— Elon Musk (@elonmusk) May 19, 2021
Un altro fattore è da ricercare nella stretta annunciata dalla Cina per quanto riguarda le operazioni di trading nell’ambito crypto. A questo si aggiunga lo stop temporaneo dell’exchange Coinbase registrato ieri a causa di problemi tecnici per avere un quadro più completo.
Non se la passa molto meglio Ethereum (la sua ultima settimana nel grafico qui sopra), ora a quota 2.670 dollari, ben lontano dagli oltre 4.300 dollari di alcuni giorni fa.