Alla fine la bolla è esplosa: un Bitcoin è scambiato a 31.409 dollari nel momento in cui viene scritto e pubblicato questo articolo. Il trend di crescita innescato a inizio anno e che ha portato la criptovaluta alla quota record di 41.940 dollari si è invertito. I primi segnali già una decina di giorni fa, ora un rapido declino con un ribasso del 10% in un giorno.
La settimana nera di Bitcoin: da 40.000 a 31.000 dollari
Difficilmente la criptovaluta arriverà a toccare i 146.000 dollari come previsto da JPMorgan, almeno nel breve periodo. Cosa ha portato al crollo? Secondo analisti e investitori potrebbero aver contribuito i timori legati all’ipotesi che l’amministrazione USA ora guidata da Joe Biden possa introdurre una qualche forma di regolamentazione per lo scambio delle monete virtuali. Di seguito il grafico che mostra in modo piuttosto chiaro quanto avvenuto dal 14 gennaio a oggi.
Proprio martedì Janet Yellen, Segretario al Tesoro appena nominata dal nuovo Presidente, ha espresso preoccupazioni relative all’impiego delle crypto (pur non facendo alcun esplicito riferimento a Bitcoin) per finanziare attività illegali. Queste le sue parole.
Penso che molte siano usate, almeno per quanto riguarda le transazioni, principalmente per finanziamenti illeciti. Penso dovremmo davvero esaminare le possibilità di ridurne l’utilizzo assicurandoci che il riciclaggio di denaro non passi da questi canali.
Il tema del riciclaggio legato alle criptovalute è ormai da lungo tempo oggetto di discussione. Diverse le tesi sostenute, talvolta diametralmente opposte: un esempio, secondo SWIFT (Society for Worldwide Interbank Financial Telecommunication) non è così.