I Bitcoin sono una forma di denaro e il mining di BTC rappresenta una forma creazione privata di ricchezza: a confermare lo status legale dei BTC è il Ministro delle Finanze della Germania federale Frank Schäffler, che chiarifica la questione rispondendo a una richiesta proveniente dal Parlamento tedesco.
La creazione e l’accumulo di BTC diventano così un argomento in agenda anche in Germania, e Schäffler conferma come anche gli investimenti finanziari di Bitcoin a fini di profitto dovranno essere soggetti a una tassa del 25 per cento sugli utili come in tutti gli altri casi. Il semplice possesso di BTC (per più di 12 mesi) senza investimenti rende invece esenti dal pagamento della tassa.
La politica tedesca si aspetta che i cittadini saranno così diligenti da dichiarare il possesso di Bitcoin assieme al resto dei redditi nella apposita dichiarazione allo stato federale, mentre per quanto riguarda il calcolo delle tasse effettive da corrispondere alle autorità sussistono i noti problemi dovuti alla natura “anonima” e P2P della moneta virtuale.
Nondimeno le dichiarazioni di Schäffler rappresentano un cambiamento di portata notevole, in un mondo sempre più consapevole dell’esistenza dei Bitcoin e dei problemi posti dalla loro circolazione.
Le autorità al di qua e al di là dell’Atlantico si interessano con sempre maggior attenzione al fenomeno Bitcoin, e la nuova documentazione legale depositata dal Department of Homeland Security (DHS) presso la corte federale di Baltimora quantifica il valore dei BTC sequestrati su Mt.Gox qualche mese or sono: il “malloppo” di BTC contestato dagli agenti del DHS ammonta a quasi 3 milioni di dollari .
Alfonso Maruccia