New York sta pensando di creare una licenza ad hoc per regolamentare i commerci legati alla criptomoneta Bitcoin.
Il Department of Financial Services dello stato sta da sei mesi studiando la questione, e negli ultimi giorni ha concluso una serie di importanti incontri con esperti, avvocati e imprenditori che hanno investito in affari legati alla moneta virtuale: l’idea è quella di introdurre una licenza speciale per i business di questo tipo , che ne regoli i trasferimenti, in particolare richiedendo qualche forma di registro contabile e di monitoraggio sugli scambi, in modo tale cioè da evitare casi di riciclaggio di denari prodotti di attività illegali attraverso la valuta digitale.
Ad aver spinto le autorità a questa accelerazione è stato probabilmente l’ arresto, proprio con l’accusa di riciclaggio, del vicepresidente di Bitcoin Foundation, Charlie Shrem, che ha finito per gettare una scura ombra sulla reputazione della criptomoneta.
Non è l’unico tentativo di far rientrare Bitcoin in fattispecie legali conosciute: il Financial Crimes Enforcement Network (FINCEN), l’organo che si occupa dei trasferimenti di denaro negli Stati Uniti, ha raccomandato per esempio che coloro che utilizzano Bitcoin dovrebbero essere registrati presso le autorità federali allo stesso modo di PayPal, Western Union e gli altri intermediari del genere.