Innegabilmente protagonista dell’ultimo decennio nel mondo dell’innovazione, pur con alti e bassi che a più riprese lo hanno portato a cambiare direzione, Jack Dorsey lancia oggi una nuova ennesima iniziativa. Con un messaggio di poche righe e di grande chiarezza negli intenti, il fondatore di Twitter si è infatti fatto capostipite del lancio del Bitcoin Legal Defense Fund, movimento strategico e non profit che si vorrebbe a supporto degli sviluppatori del mondo Bitcoin.
Bitcoin Legal Defense Fund
La premessa è semplice: in un mondo costellato di sviluppatori indipendenti, tutti deboli e lasciati alla mercé della deregulation che avvolge il settore, il rischio è che a pagarne le spese sia proprio la summa di potenzialità che il Bitcoin si porta appresso. Secondo Dorsey, insomma, il problema sta nella particolare esposizione degli sviluppatori a possibili pressioni legali, in quanto la navigazione alla cieca nel mondo dell’incertezza rende improbabile qualsiasi slancio innovativo di reale consistenza. La questione, già da molto tempo particolarmente avvertita nel mondo open source, è ora nervo scoperto della nuova dimensione crypto: abbandonare a sé stessi i singoli significa annichilire le potenzialità della community e per questo Dorsey vuol farsi capostipite di un nuovo modo di affrontare la scalata.
Il Bitcoin Legal Defense Fund intende raccogliere denaro, volontari e professionisti da cui partire, con i quali dar corpo ad una tutela legale per gli affiliati: si parte senza remunerazione, ma l’obiettivo è quello di arrivare a costituire un serio appoggio per quanti costruiranno le proprie creazioni sulle prerogative delle criptovalute. Co-firmatari dell’iniziativa sono Alex Morcos e Martin White: insieme a Dorsey rappresentano il nucleo primordiale del Bitcoin Legal Defense Fund.
Il primo passo è questa pagina, che al momento risulta però ancora vuota e che fin dai prossimi giorni dovrebbe ospitare le indicazioni utili per aderire all’iniziativa.