Sarà per il giro di vite sul mondo delle criptovalute in arrivo dalle autorità USA o per le dichiarazioni giunte in Europa dai vertici della BCE, ma la settimana di Bitcoin si è aperta nel segno del ribasso. Il picco di oltre 52.000 dollari raggiunto e superato nei primi giorni del mese sembra ormai un lontano ricordo, ancor di più il record storico di 64.888 dollari di metà aprile.
BTC giù del 7% in un solo giorno
Nel momento in cui viene scritto e pubblicato questo articolo, BTC è scambiato a 43.959 dollari (fonte CoinDesk), facendo segnare un -7,45% nelle ultime 24 ore. Nel grafico qui sotto è ben visibile la variazione registrata nel corso del mese lasciato alle spalle. Come sempre, la flessione potrebbe essere seguita da un improvviso e significativo rialzo.
Nonostante l’andamento osservato di recente, c’è chi continua a rimanere ottimista in merito al futuro di Bitcoin a stretto giro: secondo Standard Chartered, la moneta virtuale arriverà a superare quota 100.000 dollari entro la fine dell’anno o al più tardi all’inizio del 2022. Invitiamo come sempre ad approcciarne il trading tenendo conto dei rischi connessi alla volatilità dell’asset e dell’investimento.
Stanno inevitabilmente pesando anche le discussioni in merito alla sostenibilità, dal punto di vista ambientale, dell’infrastruttura globale che mantiene operativa la rete decentralizzata di BTC: un report pubblicato da Bloomberg stima il consumo energetico su base annuale in 91 TWh. Per meglio capirne l’entità, è quanto necessario per soddisfare il fabbisogno di un intero paese come il Pakistan.