Il trend al ribasso che sta interessando il valore di Bitcoin ha portato la criptovaluta a perdere oltre 10.000 dollari in una settimana. Anzi, in soli cinque o sei giorni. Si tratta di uno stop solo temporaneo al rialzo che secondo qualcuno porterà presto a nuovi record oppure siamo di fronte all’indizio concreto di una bolla pronta a esplodere?
Il tonfo del valore di Bitcoin negli ultimi giorni
La testimonianza di quanto avvenuto nel grafico qui sotto: si è passati dagli oltre 64.000 dollari toccati in conseguenza alla quotazione in borsa dell’exchange Coinbase ai circa 53.000 dollari di oggi. Il crash, improvviso e dai più inatteso, nella giornata di domenica 18 aprile.
Osservando però il fenomeno da una prospettiva più ampia, considerando un arco temporale più esteso, la crescita emerge netta. Di seguito quella registrata nel corso dell’ultimo anno.
Il trend non fa che confermare quanto Bitcoin e le sue alternative rappresentino strumenti di investimento da maneggiare con cura ed estrema attenzione. Lasciarsi ingolosire dalla prospettiva di un ritorno facile e immediato può spingere a convertire in tutta fretta i propri risparmi, salvo poi vederli andare in fumo in conseguenza a manovre speculative attuate da chissà chi, chissà dove.
Discorso analogo per tutte le altre crypto, inclusa quella più chiacchierata del momento. Il riferimento è a Dogecoin, protagonista nell’ultima settimana di un’impennata improvvisa del valore e celebrata oggi con una ricorrenza battezzata DogeDay dai suoi sostenitori. Anche su questo fronte c’è chi mette in guardia. Secondo Akand Sitra di TRM Labs si tratta di una truffa ben congegnata. Un’affermazione forte, basata sull’analisi delle transazioni generate dai nodi della blockchain: meno di 100 wallet controllerebbero il 65% di tutte le monete in circolazione.