Il conflitto tra Russia e Ucraina iniziato ufficialmente la scorsa settimana sta continuando senza sosta. Ed è qui che sembra risorgere Bitcoin che, stando a quanto dichiarato da Mike McGlone – stratega di Bloomberg Intelligence – è sulla strada giusta per diventare la principale riserva di valore digitale a livello globale.
Nondimeno, questa guerra sta generando vittime principalmente umane. Da una parte civili innocenti e militari impegnati a difendere il Paese, dall’altra un esercito che non sembra così convinto delle scelte di Vladimir Putin. In tutto questo, anche le economie stanno subendo conseguenze tragiche, prima fra tutte la Russia che sta crollando sotto i colpi delle sanzioni internazionali. Tanto che la Banca Centrale Russa si è trovata costretta ad aumentare il tasso di interesse al 20%.
Nel frattempo stiamo assistendo a una vera e propria solidarietà crittografica. L’Ucraina ha annunciato di accettare donazioni anche in Dogecoin, crypto che si unisce alla lista di Bitcoin, Ethereum, Tether e Polkadot. Ma ciò che sta accelerando il processo che vedrà Bitcoin diventare presto garanzia digitale globale è l’aumento dei prezzi del petrolio, diretta conseguenza alla guerra tra Russia e Ucraina.
Una notizia bullish per Bitcoin che potrebbe mantenersi sopra i 40.000 dollari e puntare alla linea di resistenza dei 46.000 dollari. Puoi investire nella regina delle criptovalute grazie a IQ Option, un exchange completo che ti permette di aprire un conto demo da 10.000 dollari.
Bitcoin apprezza l’aumento di prezzo del petrolio
Quindi, secondo McGlone, Bitcoin sarebbe avvantaggiato da questo aumento prezzi, non solo del petrolio, causato dal conflitto Russia-Ucraina, ma anche dell’energia. Quest’ultima diventa un promemoria per ricordare a tutti quanto sia indispensabile e urgente sviluppare tecnologia. Ecco cosa ha dichiarato lo stratega in merito:
Il conflitto Russia-Ucraina potrebbe segnare un altro passo nella maturazione di Bitcoin per diventare il collaterale digitale globale. L’impennata dei prezzi dell’energia ricorda i vantaggi dell’adozione della tecnologia e il raggiungimento dello status di esportatore netto di combustibili fossili da parte del Nord America.
The #RussiaUkraine conflict may mark another step in #Bitcoin's maturation toward becoming the global digital collateral. Spiking energy prices are a reminder of the benefits of embracing technology, and North America achieving the status of net fossil-fuel exporter. pic.twitter.com/UWA2BnMgmw
— Mike McGlone (@mikemcglone11) March 3, 2022
In questo caso Bitcoin, secondo McGlone, sta dimostrando una “forza divergente” che potrebbe condurlo velocemente al “punto di svolta nella transazione […] verso il collaterale digitale globale“. Inoltre, in questo conflitto, i due attori coinvolti sono stati protagonisti di un forte aumento delle transazioni Bitcoin. Questo perché i cittadini si trovano braccati dai sistemi finanziari tradizionali che non permettono loro di accedere al loro denaro, o comunque lo fanno con fatica e ancora per poco.
Una notizia interessante per gli investitori visto che McGlone, fortemente rialzista, prevede che presto la regina delle criptovalute raggiungerà quota 100.000 dollari. Potresti decidere anche tu di investire in Bitcoin attraverso IQ Option, un ottimo exchange crypto che offre soluzioni interessanti.
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