Non c’è pace per Bitcoin. Infatti, Elon Musk non riesce proprio a domare la sua irrefrenabile voglia avanguardista nei confronti Dogecoin. Per la regina delle criptovalute non ha risparmiato duri colpi in questi giorni tanto che recentemente, il patron di Tesla, ha definito DOGE migliore di Bitcoin e delle altre criptovalute soprattutto per le transazioni. Cerchiamo di capire cosa intendeva dire con questa affermazione e qual è il concetto chiave in questa sua idea.
Bitcoin non sarebbe un buon sostituto della valuta tradizionale
In sostanza, Elon Musk sostiene che Bitcoin non sarebbe la criptovaluta ideale per sostituire la valuta tradizionale. In altre parole, la regina delle crypto non avrebbe qualità e caratteristiche tali da poter, in futuro, essere una valida sostituta delle monete reali. Non solo, ma il patron di Tesla avrebbe invece individuato Dogecoin come sostituto. Questo perché sarebbe molto più adatto per le transazioni. Ecco quanto ha dichiarato durante un’intervista a Time in occasione della sua nomina a Persona dell’anno 2021:
Fondamentalmente, Bitcoin non è un buon sostituto della valuta transazionale. Anche se è stato creato come uno stupido scherzo, Dogecoin è più adatto per le transazioni.
Watch: TIME's 2021 Person of the Year @elonmusk discusses cryptocurrency #TIMEPOY https://t.co/FfwEGxW7LX pic.twitter.com/5BXAZky0LS
— TIME (@TIME) December 13, 2021
Da cosa avrebbe dedotto questa conclusione, arrivata in concomitanza alla sua scelta di accettare Dogecoin per il merchandise di Tesla? Secondo Musk il volume delle transazioni di Bitcoin sarebbe notevolmente basso. Inoltre, forse anche per questo, il costo delle commissioni a transazione è decisamente elevato. Ciò rende la regina delle criptovalute una riserva di valore che gli investitori vogliono conservare, non certo una “merce” di vendita o da trasferire con le transazioni.
Tra l’altro, questa affermazione arriva proprio al momento giusto. Dogecoin sembra stia prendendo piede tra le criptovalute. Secondo un recente sondaggio il 74% degli investitori intervistati avrebbe rivelato di essere a conoscenza di Dogecoin, mentre solo il 56% di Ethereum, seconda per capitalizzazione di mercato. A seguire Litecoin, Cardano e USDT di Tether con una consapevolezza di circa il 25%.
Insomma, a Elon Musk Bitcoin sembra non piacere più, ma di fatto si sapeva già che lui ha un debole per Dogecoin.