Taproot: così l'aggiornamento migliorerà il protocollo di Bitcoin

Taproot: così migliorerà il protocollo di Bitcoin

L'implementazione è prevista per il mese di novembre: l'infrastruttura decentralizzata della criptovaluta verso la sua prossima evoluzione.
Taproot: così migliorerà il protocollo di Bitcoin
L'implementazione è prevista per il mese di novembre: l'infrastruttura decentralizzata della criptovaluta verso la sua prossima evoluzione.

È un momento piuttosto particolare per Bitcoin: da una parte la crypto fatica a rialzare il proprio valore dopo gli scivoloni registrati nelle ultime settimane, dall’altra gode dell’improvviso appoggio da parte di paesi come El Salvador e Paraguay intenzionati a renderla moneta a corso legale. In questo movimentato scenario, è confermato l’arrivo di Taproot.

Bitcoin: Taproot approvato, l’implementazione a novembre

Viene definito dagli addetti ai lavori come il più importante aggiornamento di sempre per il protocollo di BTC, approvato all’unanimità da coloro impegnati nelle operazioni di mining. L’implementazione andrà a completarsi nel mese di novembre, con il debutto di novità significative per quanto concerne la privacy delle transazioni (da Elliptic Curve Digital Signature Algorithm alla firma digitale Schnorr) e, non meno importante, la loro efficienza.

Un aspetto, quest’ultimo, che anche i più ferventi sostenitori della criptovaluta riconoscono costituire un tallone d’Achille, tanto che una schiera capitanata da Elon Musk ha lanciato di recente l’iniziativa Mining Council proprio con l’obiettivo di replicare alle questioni riguardanti il funzionamento dell’infrastruttura decentralizzata su cui poggia la moneta, in primis quelle relative al consumo di energia. Ultimo, ma di certo non meno importante dettaglio, ci sarà un netto miglioramento per quanto concerne la gestione degli smart contract.

L’ultimo update di Bitcoin prima di Taproot, battezzato Segregated Witness (SegWit), risale al 2017. Allora l’appoggio non fu unanime, tanto che, come ricorda CNBC, si parlò di una “guerra civile” (“last civil war”), in considerazione del forte scontro tra favorevoli e contrari. L’attesa fino a novembre è necessaria per garantire che tutto funzioni a dovere, scongiurando il rischio che si possa verificare nuovamente una situazione come quella del 2013, con uno split imprevisto della rete che oggi avrebbe potenziali ricadute catastrofiche.

Fonte: CNBC
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Pubblicato il
14 giu 2021
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