I cittadini residenti nel Colorado possono ora aprire il loro portafoglio Bitcoin per pagare le tasse. È il primo stato USA a prendere una decisione di questo tipo, potenzialmente in grado di influenzare l’andamento dell’asset (in un periodo non certo roseo per il settore) e, ancora più importante, il suo processo di istituzionalizzazione. Ricordiamo che, solo pochi giorni fa, la Casa Bianca ha pubblicato un framework che include le linee guida per regolamentare la circolazione delle monete virtuali.
In Colorado, le tasse di pagano con Bitcoin
L’annuncio è giunto in occasione della prima giornata dell’evento Denver Startup Week in scena nella capitale. Si concretizza così un progetto già anticipato nei primi mesi dell’anno, quando il governatore Jared Polis ha manifestato la volontà di implementare l’impiego della criptovaluta per far fronte agli oneri fiscali. In un primo momento sarà possibile eseguire le transazioni solo se in possesso di un wallet associato all’account PayPal.
Un’opportunità, quella offerta dal Colorado, interessa sia i privati cittadini sia le imprese. La volontà messa nero su bianco dallo stato è quella di supportare sempre più lo sviluppo e l’innovazione delle tecnologie legate all’ambito blockchain.
Abbiamo già citato il governatore Jared Polis, che per sostenere la propria campagna elettorale, in vista di una possibile conferma al proprio ruolo, ha deciso di accettare donazioni sotto forma di monete virtuali. Ha inoltre messo in vendita una collezione di NFT (Non-Fungible Token) che raffigurano i suoi manifesti, ognuno dei quali al prezzo di 52,80 dollari. Un moda modalità in più a disposizione dei propri sostenitori.
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