Bitcoin usati per pagare lo stipendio a dispetto della SEC

Bitcoin usati per pagare lo stipendio a dispetto della SEC

A dispetto della SEC il sindaco Scott Conger di Jackson propone di pagare stipendi in Bitcoin a fornitori e dipendenti della municipalità.
Bitcoin usati per pagare lo stipendio a dispetto della SEC
A dispetto della SEC il sindaco Scott Conger di Jackson propone di pagare stipendi in Bitcoin a fornitori e dipendenti della municipalità.

Non è la prima volta che dalla città di Jackson, capoluogo della contea di Madison nello stato del Tennessee negli Stati Uniti d’America, arrivano proposte a favore delle criptovalute. A dispetto della SEC, ancora una volta il sindaco Scott Conger ha lanciato una proposta. Quella di estendere la possibilità di pagare gli stipendi in Bitcoin anche a dipendenti e fornitori del municipio. Ovviamente ognuno potrà decidere se approfittare di questa occasione oppure no. Intanto però lo stesso Conger, insieme ad altri quattro sindaci, ha scelto di ricevere già da diverso tempo il suo onorario in BTC.

A Jackson gli stipendi si pagheranno in Bitcoin

In sostanza l’idea sarebbe quella di estendere la possibilità di pagare lo stipendio in Bitcoin a chiunque lo desideri. A poter fruire di questa possibilità potrebbero essere i dipendenti pubblici, ma non solo. Infatti, sembra che Conger abbia proposto anche ai fornitori di beni e servizi al municipio, qualora lo volessero, di ricevere i pagamenti in BTC:

Se uno dei nostri fornitori o contractor vuole essere pagato in Bitcoin, utilizzeremo un’applicazione terza, pagheremo in dollari e loro potranno convertirli in $BTC.

Un’idea all’avanguardia e soprattutto controcorrente rispetto alle decisioni della SEC in termini di criptovalute e Bitcoin. Tra l’altro Conger sarà costretto, come indicato nel suo commento, a utilizzare un sistema esterno per il pagamento in criptovaluta. Questo perché all’effettivo le leggi del Tennessee non permettono alle amministrazioni pubbliche di detenere in cassa criptovalute e gestirne i pagamenti.

Il fatto che alcune istituzioni abbiamo trovato un’alternativa alle disposizioni in materia del Tennessee è un aspetto da non prendere per scontato. Ciò dimostra la volontà di aprirsi alle criptovalute e, nel caso specifico, a Bitcoin. Ovviamente l’argomento crypto piace alla politica degli Stati Uniti d’America. Vedremo se una piccola cittadina come Jackson saprà smuovere gli animi e spingere verso un sistema più aperto al mercato delle monete digitali in genere.

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Pubblicato il
20 dic 2021
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