Per la prima volta da quasi un anno, il prezzo di Bitcoin è tornato a superare la soglia dei 30.000 dollari: non accadeva dal giugno 2022, dieci mesi fa, nel pieno del periodo più nero fin qui vissuto dal mondo delle criptovalute. Questa volta, a innescare il rialzo, sono state in primo luogo le valutazioni a proposito dell’economia statunitense e le scommesse degli investitori a proposito delle prossime mosse della Federal Reserve.
Il rialzo di Bitcoin: la crypto ai livelli di giugno 2022
Nel momento in cui viene scritto e pubblicato questo articolo, la moneta virtuale si trova a quota 30.054,85 dollari. Nelle ultime 24 ore è però arrivata a superare quota 30.400 dollari, salvo poi affrontare un lieve calo. Qui sotto, il grafico che mostra l’andamento di BTC nel corso dell’ultimo mese: l’11 marzo si trovava sotto ai 20.000 dollari.
Come già scritto, lo spunto rialzista della criptovaluta è dunque legato a doppio filo a ciò che deciderà la Federal Reserve in merito alla politica monetaria d’oltreoceano: se ne saprà di più già domani, al termine della riunione prevista. Difficilmente però, secondo gli analisti, potrà essere innescata un’inversione di tendenza. Come sempre, immaginare il futuro dell’asset non è cosa semplice.
Rimanendo in tema, si è appena aperta una settimana decisiva anche per l’evoluzione di Ethereum, che domani (mercoledì 12 aprile) implementerà l’aggiornamento Shanghai. L’update consentirà di riottenere degli ETH bloccati in stacking a partire dal 2020 e delle ricompense ricevute. Un punto di svolta che influirà, in modo quasi inevitabile, sul prezzo: secondo qualcuno, crollerà in conseguenza al volume di prelievi, per altri, invece, è destinato a salire proprio in conseguenza alle nuove possibilità e libertà d’azione fornite agli investitori.