Nei giorni scorsi Bitdefender ha pubblicato il Consumer Threat Landscape Report 2020 che analizza nel dettaglio le principali minacce che prendono di mira sistemi informatici, privacy e informazioni, portando alla luce le tendenze che hanno interessato il mondo del cybercrime lo scorso anno.
Bitdefender: il Consumer Threat Landscape Report 2020
È il risultato dello studio condotto su dati raccolti su base trimestrale e annuale da parte dell’infrastruttura Global Protective Network gestita dalla software house. Ecco i punti salienti.
- C’è stata un’impennata degli attacchi ransomware in tutto il mondo: +484% rispetto al 2019, concentrati soprattutto nel primo semestre dell’anno.
- In ambito IoT i sistemi operativi proprietari pericolosi: i dispositivi di questa categoria sono responsabili del 96% di tutte le vulnerabilità rilevate (per le sole Smart TV è stato identificato un +335% rispetto al 2019).
- Android è il veicolo preferito per diffondere malware e app dannose: +68% in Italia nel primo semestre, in generale il 35% dei malware Android rilevati proviene dalla famiglia Android.Trojan.Agent.
- I NAS sono i più colpiti in termini di vulnerabilità riscontrate, soprattutto per la mancanza di patch correttive: +189% rispetto al 2019.
- Le applicazioni potenzialmente indesiderate sono in aumento: +320% rispetto al 2019.
Questo il commento di Bogdan Botezatu, Director of Threat Research and Reporting di Bitdefender, seguito da un’immagine del report che concentra l’attenzione sul fenomeno ransomware nel nostro paese.
I risultati delle analisi che abbiamo effettuato nel corso del 2020 mostrano come i consumatori si siano trovati sotto il costante attacco da parte dei criminali informatici che hanno cercato di capitalizzare la paura e l’incertezza sociale che hanno accompagnato l’emergenza sanitaria. I criminali informatici non si fermano davanti a nulla: sfruttano ogni evento eclatante e l’empatia umana per trarne vantaggi economici. Con il protrarsi della pandemia osserviamo gli attacchi evolversi costantemente con nuovi meccanismi di distribuzione del malware, attività di social engineering sempre più ingegnose e nuovi exploit.
Concentrando il focus sull’Italia emerge quanto segue.
- Incremento del malware bancario rispetto all’anno precedente: +59% nella prima metà del 2020 rispetto al 44% nello stesso periodo del 2019.
- Le segnalazioni relative ai trojan bancari sono rimaste costanti in tutti e quattro i trimestri del 2020.
- Come già scritto, ci sono state più segnalazioni di ransomware nella prima metà del 2020 che nella seconda (66%), mentre nel 2019 il dato riscontrato era pari al 45% nella prima metà dell’anno.
Ulteriori dettagli nella versione integrale del Consumer Threat Landscape 2020 pubblicato da Bitdefender.