Viene definito “il più grande attacco cyberfinanziario in Italia”, una frode informatica da 120 milioni di euro messa a segno attraverso un exchange di criptovalute. Nel comunicato delle autorità la responsabilità è attribuita a F. F., 34enne della provincia di Firenze e amministratore unico della società, ora oggetto di una misura cautelare con “divieto di esercitare attività d’impresa e di ricoprire uffici direttivi di imprese”. A condurre l’operazione gli investigatori della Polizia Postale di Firenze e della Sezione Financial Cybercrime del Servizio Centrale della Polizia Postale in Roma con l’ausilio del personale della Guardia di Finanza della Sezione di Polizia Giudiziaria della Procura della Repubblica di Firenze.
Il caso dell’exchange BitGrail, nuovo capitolo
La piattaforma è BitGrail e il diretto interessato è stato identificato in Francesco Firano, che dai suoi profili social smentisce parte di quanto scritto dalla stampa nostrana, puntando a sua volta il dito contro la Polizia Postale per le modalità con le quali la notizia è stata diffusa e riportata.
In breve, sul suo capo pende l’accusa di aver sottratto moneta virtuale Nano (XRB) per un valore quantificato in 120 milioni di euro facendo leva su un bug del protocollo impiegato al fine di gestirne le transazioni. Nel comunicato della Polizia Postale si menzionano 230.000 persone truffate in tutto il mondo. Della vicenda ci siamo già occupati su queste pagine nel gennaio 2019.
L’ultimo messaggio riportato sulla homepage del sito ufficiale di BitGrail è quello intitolato “Avviso ai creditori” con data 7 dicembre 2020 e riferimento a un’udienza del 10 dicembre, firmato dai “Curatori Fallimentari”.
Egr. Creditori, l’udienza del 10 dicembre p.v. per la verifica dello stato passivo del Fallimento BG Services s.r.l. si svolgerà nell’Aula 11, piano 0, del Tribunale di Firenze, a partire dalle ore 9:15. I creditori e gli avvocati che intendono partecipare di persona sono pregati di darne comunicazione ai curatori per esigenze organizzative. Gli avvocati che ne faranno richiesta (con qualsiasi strumento, PEC, email, telefono) potranno partecipare all’udienza anche attraverso l’applicazione Teams. Restiamo a disposizione per chiarimenti.
Online anche la sezione FAQ (aggiornata al giugno 2020) con domande e risposte in merito alla procedura di fallimento.