Negli Stati Uniti stanno per arrivare i primi ETF legati al valore del Bitcoin. Si tratta di un passaggio delicato e importante, utile potenzialmente anche ad offrire maggior stabilità al Bitcoin stesso. Nasce al NYSE sotto il ticket “$BITO” e sicuramente sarà sotto forte osservazione dopo che per lunghi mesi si erano ipotizzate soluzioni similari su più piazze e da più proponenti. Protagonista della quotazione è ProShares, già a monte di altri ETF.
I primi Bitcoin in salsa ETF
La quotazione avrà inizio a partire da domani. Avviene ovviamente con il benestare della SEC, da cui giunge pertanto anche un importante riconoscimento che sarà giocoforza anche sotto stretta attenzione dell’autorità di vigilanza USA.
Gli ETF sono strumenti finanziari che consentono di scommettere sul valore di un bene senza necessariamente possederne. Un esempio: è possibile possedere ETF legati al prezzo dell’oro o del petrolio, senza tuttavia avere un diritto diretto su lingotti o barili: si tratta invece di Exchange Traded Funds, fondi comuni che replicano indici di mercato e che sono acquistabili o vendibili con estrema semplicità.
Chi non intende scommettere direttamente sul Bitcoin (*vedi qui come aprire un account gratuito eToro) ha la possibilità di agire su strumenti quali gli ETF, sui quali le oscillazioni di prezzo possono essere importanti, ma il cui andamento è sempre e comunque più morbido e progressivo rispetto ai chiaroscuri che invece paventa un mercato come quello delle criptovalute.
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Per molti versi si tratta di una vera e propria maturazione del mondo Bitcoin, in attesa che medesimo strumento possa essere esteso anche ad altre criptovalute. Si tratta inoltre di uno strumento alternativo di investimento che potrebbe attrarre nuova utenza attorno a questo mercato, gonfiandone ulteriormente il valore e sorridendo quindi a quanti credono e investono in crypto asset. Gli ETF aprono infatti ad un modo diverso di investire e di intendere la propria esposizione su questo tipo di valute: una potenziale leva di ampio respiro, quindi, che potrebbe attrarre importanti interessi fin da subito creando un’alternativa parallela agli strumenti di investimento fin qui disponibili.
Nelle stesse ore la regina delle criptovalute si attorciglia attorno al tentativo di scalare il record di aprile cedendo valore nel momento dell’assalto e tornando a gravitare su quota 62 mila dollari.