Sempre con maggiore intensità, a partire dagli Stati Uniti e raccogliendone l’eco in tutto il mondo, si riverberano richieste di una maggior regolamentazione del mondo delle criptovalute. Non si tratta di cercare una stretta o qualche malcelata limitazione: ad emergere con sempre maggior forza è la necessità di una cornice regolamentativa che possa offrire certezze e su queste certezze poter costruire business.
Bitpanda: serve una cornice normativa delle criptovalute
Orlando Merone, country manager Bitpanda in Italia e veterano del mondo Fintech italiano, ha spiegato in quale contesto stiano emergendo tali richieste e quale possa essere la loro importanza per il comparto:
Se parliamo di quadro normativo, la nostra visione è sicuramente globale. Crediamo fermamente che il mondo degli investimenti debba essere regolamentato, requisito di vitale importanza per la maturità di qualsiasi nuova attività. Per noi si tratta di una priorità assoluta, poiché siamo consapevoli dei vantaggi che la regolamentazione può portare al mercato, ad esempio per tutelarlo dai player poco affidabili. Allo stesso modo, anche le criptovalute dovrebbero essere regolamentate in maniera appropriata, prendendo in considerazione alcuni buoni casi studio.
Una volta assodata la necessità di un quadro normativo, occorre a questo punto capirsi sull’orizzonte che si intende delineare:
Ritengo opportuno che ogni nuova regolamentazione venga elaborata sulla base di un quadro d’azione comune, che renda le regole omogenee a un livello più ampio. Per questo motivo, siamo favorevoli agli sviluppi europei in atto intorno alla proposta MiCA e difendiamo il tentativo dell’Unione Europea di raggiungere una soluzione comune per quanto riguarda la regolamentazione delle criptovalute. In attesa di questi provvedimenti, per evitare situazioni di incertezza normativa, è essenziale collegare questi futuri regolamenti a codici di buone pratiche e accordi bilaterali per costruire la fiducia tra aziende e regolatori nazionali.
Un invito diretto arriva alle istituzioni italiane, anch’esse alle prese con il problema ed anch’esse spesso in attesa di avere indicazioni “di visione” dalle istituzioni europee:
L’Italia dovrebbe monitorare attentamente gli sviluppi nei Paesi dove i mercati delle criptovalute sono più avanzati, in Europa come negli Stati Uniti, al fine di osservare le buone pratiche normative e i diversi approcci da adattare al proprio quadro legislativo. Questo servirebbe a garantire che il Paese resti competitivo in un settore di mercato innovativo e dalle grandi prospettive di crescita.