BlackBerry definisce l’accordo come capace di imprimere un'”accelerazione alla transizione che la trasformerà in una azienda dedicata al software per la sicurezza e ai servizi”, di fatto è il segno il marchio che ha scritto la storia della telefonia mobile sopravviverà solo in quanto marchio . L’azienda canadese ha affidato alla cinese TCL “il design, la produzione, la vendita e il supporto per i dispositivi mobile a marchio BlackBerry”.
L’annuncio del cambio di strategia per BlackBerry era stato diramato alla fine di settembre: per l’azienda canadese, un ripensamento del proprio posizionamento si era mostrato indispensabile alla luce della parabola discendente dei risultati ottenuti in una divisione, quella hardware, che prevede investimenti di risorse cospicui. La scelta di affidarla in outsourcing si è delineata con progressiva chiarezza nel periodo di reggenza Chen, responsabile di aver accordato fiducia ad Android e di aver deciso della dolorosa dismissione del modello Classic, filo diretto di BlackBerry con il passato.
BlackBerry aveva peraltro già gettato le basi per dare un futuro al proprio marchio con l’outsourcing e proprio con il produttore cinese TCL, già avvezzo alle collaborazioni con le aziende occidentali e detentore della quarta posizione per vendite sul mercato nordamericano, ha realizzato DTEK50 e DTEK60, dispositivi già presenti nella linea di produzione di TLC personalizzati con il brand e i software dell’azienda canadese . BlackBerry continuerà ad operare in questo solco: l’accordo di licenza a lungo termine prevede che la canadese “dia in licenza a TCL Communication il proprio software dedicato alla sicurezza e il proprio pacchetto di servizi, così come gli asset relativi al brand”, e “continuerà a mantenere il controllo e a sviluppare le proprie soluzioni di sicurezza e il proprio software” montati sui prodotti hardware distribuiti dall’azienda cinese.
L’accordo stipulato con TCL sarà esclusivo e globale , con delle significative eccezioni : l’accordo non copre India, Indonesia, Sri Lanka, Bangladesh e Nepal, fra i mercati più promettenti per BlackBerry, oltre che fertile terreno di conquista di nuovi bacini di utenza. Su questi mercati, in particolare in India e Indonesia, l’azienda canadese si sarebbe già mossa per negoziare ulteriori partnership.
Per il momento non è dato conoscere la tempistica della concretizzazione dell’accordo con TCL né è dato sapere se le indiscrezioni che circolano da tempo sui prossimi smartphone troveranno uno sbocco in prodotti finiti. BlackBerry riferisce che “maggiori informazioni sulla roadmap dei prodotti e sulla disponibilità dei dispositivi saranno rilasciate nel prossimi mesi”.
Gaia Bottà