Dai Paesi Bassi arriva un duro colpo alla presunta inviolabilità dei terminali BlackBerry , una tecnologia messa in ombra dallo strapotere di Android e iOS ma considerata tra i sistemi di comunicazione più sicuri in circolazione. A quanto pare, sul territorio olandese usare BlackBerry non è più garanzia di privacy.
La “soffiata” arriva da un blog in lingua olandese che ha pubblicato documenti riconducibili all’Istituto Forense dei Paesi Bassi e risalenti allo scorso dicembre, dove viene indicata la possibilità di recuperare i messaggi cancellati e persino decriptare le email lette sui dispositivi dell’azienda canadese.
Dall’Istituto confermano di essere in grado di violare la presunta sicurezza dei terminali BlackBerry, ma i particolari del sistema adottato restano un segreto per evitare di fornire vantaggi ai criminali; l’unica certezza è la necessità di avere fisicamente accesso al terminale da compromettere.
Le tecniche ipotetiche per violare i terminali BlackBerry includono la rimozione dei chip di memoria e il “dump” del loro contenuto in bit, mentre non è noto l’effetto che l’uso dei server esterni di BlackBerry (BlackBerry Enterprise Server) può avere sulle operazioni di accesso.
Al di là delle speculazioni sulle procedure anti-crittografia messe in atto nelle indagini di polizia, in ogni caso, dalle autorità olandesi arriva un messaggio più che positivo per il futuro del settore: il governo dice di supportare ufficialmente l’uso della crittografia per la sicurezza di Internet, una tecnologia di importanza fondamentale per l’economia e la società olandesi che non va messa a repentaglio con l’imposizione legale di backdoor e simili.
Alfonso Maruccia