BlackBerry sta cercando di spremere denaro dai suoi brevetti, dopo aver detto addio al business degli smartphone. A farne le spese ora è Nokia, citata in giudizio presso la corte federale di Wilmington, Delaware. In un documento di 96 pagine, la società di telecomunicazioni finlandese è accusata di aver violato undici brevetti di proprietà BlackBerry, connessi a prodotti e servizi in standard LTE, UMTS/UTRAN. I prodotti comprendono le base station Flexi Multiradio e il software Liquid Radio e tra i brevetti figurano il 8.494.090 – “Individuazione del numero di antenne trasmittenti di una base station”, e il 8.254.246 – “Scattered pilot pattern e stima di canale per sistemi MIMO-OFDM”.
La causa fra BlackBerry e Nokia è stata depositata presso la corte federale di Wilmington martedì 14 febbraio, come riportato per prima dall’agenzia Bloomberg .
Nella loro requisitoria, gli avvocati di BlackBerry affermano: “Nel corso dello sviluppo dei suoi dispositivi mobile, BlackBerry e le aziende a essa collegate hanno inventato nuove tecnologie che coprono funzioni chiave di LTE e UMTS. Per fare un esempio, abilitare la voce senza soluzione di continuità per gli utenti di servizi LTE è stata una sfida che BlackBerry ha saputo cogliere e vincere”.
BlackBerry faceva parte del Consorzio Rockstar, un gruppo di aziende che comprende anche Apple e Microsoft, il quale ha acquistato brevetti di Nortel per 4,5 miliardi di dollari nel 2011, creando poi una società ad hoc per utilizzarli. Rockstar ha citato in giudizio Google nel 2013: il caso è stato chiuso in termini confidenziali l’anno seguente e dopo poco tempo la società è stata acquistata dall’aggregatore di brevetti RPX.
Pierluigi Sandonnini