BlackBerry ha annunciato che abbandonerà il Pakistan, non volendo sottostare alle richieste di accesso ai dati avanzate dalle autorità locali.
Lo scorso luglio , infatti, l’autorità per le telecomunicazioni pakistana (PTA) ha chiesto agli operatori di telefonia cellulare del paese di “chiudere” entro il prossimo primo dicembre l’accesso a BlackBerry Enterprise Services (BES): alla base della decisione, ufficialmente, “ragioni di sicurezza”, mentre diversi osservatori avevano fin da subito puntato il dito contro il tentativo dei servizi segreti pakistani (ISI) di estendere le proprie capacità di intercettazioni e dunque l’intenzione di calcare la mano di BlackBerry costringendola a concedere la chiave di accesso alla crittografia di BES.
Il produttore aveva cercato di scendere a compromessi con le autorità locali per scongiurare il raggiungimento del punto di non ritorno, ma sembra non avere avuto successo e davanti alla richiesta di accesso ai dati dei suoi utenti sottoposta dalle autorità, ha deciso di abbandonare il paese.
Come spiega Marty Beard, chief operating officer dell’azienda: “La verità è che il Governo pakistano vorrebbe la possibilità di monitorare tutto il traffico BES nel paese, incluse le email ed i messaggi inviati tramite di esso. BlackBerry non intendere sottostare a questo tipo di pretese e come detto in altre occasioni non supportiamo backdoor che permettano l’accesso ai dati dei nostri utenti”.
In ogni caso BlackBerry si lascia una finestra aperta per eventualmente riprendere il dialogo e trovare una soluzione dell’ultimo minuto, temporeggiando ancora un po’ ed annunciando che il servizio nel paese sarà interrotto il prossimo 30 dicembre.
Claudio Tamburrino