“Crediamo nella nostra piattaforma e nella nostra tecnologia, e anche voi dovreste crederci”: così BlackBerry sintetizza l’atteggiamento con cui affronterà il nuovo corso della sua storia, dopo i pessimi risultati finanziari , la sforbiciata alla forza lavoro, la valutazione di alternative possibili per la sopravvivenza che avrebbe potuto portare alla vendita ma che si è conclusa con un ribaltone nel management e con una revisione del proprio piano aziendale.
Waterloo ha scelto di rassicurare il mercato con una lettera aperta indirizzata al propri clienti business: è così che l’azienda canadese risponde ai fornitori di sistemi di Mobile Device Management concorrenti che “certamente vi stanno invitando a webinar e vi incoraggiano ad abbandonare il vostro BES”. BlackBerry ha ancora molto da offrire, assicura il CEO ad interim John S. Chen, soprattutto dopo l’iniezione di denari e di fiducia assicurata da Fairfax e da altri investitori istituzionali: “Il nostro cartello Vendesi è stato rimosso e siamo qui per restare”.
L’azienda canadese è consapevole , lo ribadisce il CEO, che i dispositivi BlackBerry non siano per tutti, lo dimostrano i dati di mercato. È proprio per questo motivo che Waterloo torna a rivolgersi alle aziende, per un “ritorno alle origini” che gli analisti concordano essere l’unica strada da battere. BlackBerry investirà in quattro aree a favore del settore business, fornendo soluzioni che piuttosto che combattere la concorrenza delle piattaforme più forti sul mercato, scelgono di abbracciarla: non solo dispositivi, dunque, ma anche soluzioni di gestione mobile di stampo enterprise, messaggistica multipiattaforma, sistemi embedded. E, non ultimo, sicurezza.
Quello della sicurezza, sottolinea il CEO Chen, è sempre stato un valore aggiunto per BlackBerry: “Abbiamo più certificazioni da parte di agenzie governative di ogni altro fornitore sul mercato – si ricorda nella lettera aperta – e siamo l’unico fornitore di soluzioni EMM e produttore di dispositivi ad aver ricevuto l'”autorizzazione ad operare” da parte del Dipartimento della Difesa”.
Basterà il ritorno ad una strategia di stampo enterprise che sa ammettere l’esistenza dei concorrenti e che li sa integrare nel proprio ecosistema a salvare BlackBerry dal baratro della crisi a cui sembrava destinata? Il CEO Chen mostra fiducia: “Credo in BlackBerry e sono fiducioso nel nostro futuro in ambito enterprise, nella nostra tecnologia e nella nostra capacità di adattamento ad una domanda del mercato in evoluzione”.
Gaia Bottà