Neuralink è un’azienda neurotecnologica lanciata nel 2016 da Elon Musk, Jared Birchall (CEO) e un team di sette scienziati e ingegneri. L’azienda mira a migliorare la cognizione umana sviluppando interfacce cervello-macchina (BMI) impiantabili in grado di registrare e trasmettere segnali neurali.
L’ultima innovazione, “Blindsight” di Neuralink, è un tipo di impianto cerebrale specificamente progettato per aiutare le persone non vedenti. Può beneficiarne chi è nato cieco o chi ha perso la vista a causa di infezioni, malattie o lesioni.
Mentre la maggior parte delle attuali tecnologie di ripristino della vista disponibili sul mercato correggono i difetti dell’occhio, Blindsight va a stimolare la percezione visiva nel cervello, anche nelle persone affette da cecità totale. L’obiettivo principale è offrire all’utente una visione funzionale, anche se inizialmente sarà a bassa risoluzione.
Come funziona Blindsight di Neuralink?
La corteccia visiva è la parte del cervello responsabile dell’elaborazione delle informazioni visive. Il dispositivo Blindsight utilizza una parte del cervello, un impianto, per stimolare la corteccia visiva. L’impianto è costituito da un piccolo chip e da elettrodi. Gli elettrodi sono piccoli fili che aiutano a trasmettere segnali elettrici al cervello, in modo molto simile a come un occhio sano invia segnali al cervello con l’aiuto del nervo ottico.
Un altro componente è costituito dai sensori esterni o dalle telecamere che aiutano a catturare i dati visivi e a trasferire le informazioni al cervello per una successiva elaborazione.
Questi componenti del dispositivo aiutano la persona non vedente a comprendere bene l’ambiente che lo circonda. Il dispositivo Blindsight funziona in modo efficiente creando una connessione diretta tra il cervello e l’ambiente circostante, escludendo le parti danneggiate dell’occhio.
Blindsight di Neuralink, cosa significa lo status di “dispositivo innovativo” della FDA
La Food and Drug Administration degli Stati Uniti prevede uno status speciale per i dispositivi medici particolarmente innovativi, con un alto potenziale di migliorare le condizioni di salute o lo stile di vita dei pazienti affetti da determinate patologie. Quando un prodotto ottiene la designazione di “dispositivo innovativo“, il processo di sviluppo e validazione clinica viene notevolmente accelerato attraverso una collaborazione rafforzata con la FDA stessa.
Recentemente, Blindsight ha ottenuto l’approvazione della FDA. Ciò non implica che il prodotto sia già disponibile al pubblico, ma facilita il suo iter verso la futura commercializzazione garantendone efficacia, sicurezza e tempestività grazie ad uno scambio continuo di feedback con la FDA durante tutte le fasi di test.
The Blindsight device from Neuralink will enable even those who have lost both eyes and their optic nerve to see.
Provided the visual cortex is intact, it will even enable those who have been blind from birth to see for the first time.
To set expectations correctly, the vision… https://t.co/MYLHNcPrw6 pic.twitter.com/RAenDpd3fx
— Elon Musk (@elonmusk) September 17, 2024
La scienza alla base del ripristino della vista
La capacità visiva umana si basa su una complessa sequenza di processi che hanno inizio nell’occhio e terminano nel cervello. In particolare, quando la luce proveniente dall’ambiente circostante entra nell’occhio, attraversa prima la cornea e il cristallino, che la focalizzano sulla retina. Qui, i fotorecettori (coni e bastoncelli) si attivano trasformando il segnale luminoso in impulsi elettrici. Tali impulsi vengono quindi trasportati al cervello attraverso il nervo ottico.
A questo punto, nella corteccia visiva cerebrale, le informazioni visive grezze vengono elaborate e interpretate, consentendo la percezione cosciente delle immagini. Si tratta di una catena di eventi fisici, chimici ed elettrici dove ogni passaggio è essenziale. Eventuali danni anche minimi lungo questo percorso sensorio-neuronale possono compromettere gravemente la capacità visiva, portando a forme più o meno gravi di cecità.
Blindsight rappresenta un approccio rivoluzionario al trattamento della cecità, in quanto bypassa completamente la funzione dell’occhio. Invia direttamente il messaggio al cervello, cioè alla corteccia visiva, e aiuta a percepire l’immagine.
I vantaggi di Blindsight
Blindsight è stato progettato appositamente per le persone con gravi problemi di vista o con cecità totale. Possono beneficiarne i pazienti con danni al nervo ottico, retinite pigmentosa o degenerazione maculare senile.
In futuro, il dispositivo potrebbe aiutare anche le persone con disabilità visive meno gravi o coloro che desiderano migliorare la propria visione naturale. Con il progredire della tecnologia, le sue applicazioni potrebbero estendersi al di là delle necessità mediche, fino ad arrivare al miglioramento della vista per l’uso quotidiano.
È presto per cantare vittoria…
Il recente riconoscimento di “dispositivo innovativo” concesso dalla FDA all’impianto Blindsight per il recupero della vista nei non vedenti ha acceso grandi speranze, ma ha sollevato anche qualche preoccupazione, come dimostra questo studio pubblicato su Nature. Sebbene la finalità di questa tecnologia sia senza dubbio encomiabile, il suo funzionamento va studiato con estrema cautela prima di procedere ad applicazioni su larga scala. Sono, infatti ancora necessarie molteplici ricerche per validarne efficacia e soprattutto la sicurezza a lungo termine.