Che qualcosa di grosso stesse bollendo in pentola era chiaro. A pochi giorni di distanza dall’addio di Jack Dorsey a Twitter, un’altra delle sue società controllate cambia nome e si prepara alla prossima evoluzione: Square è stata ribattezzata Block, appellativo che sarà da qui in poi usato anche per riferirsi ai progetti legati a Cash App, Spiral (ex Crypto), TIDAL e TBD.
Block è il nuovo nome di Square
Qual è, nello specifico, lo scopo di questo cambiamento, annunciato a poco più di un mese di distanza da quello di Facebook-Meta? Creare un ecosistema onnicomprensivo, una enorme piattaforma digitale attraverso la quale erogare servizi di stampo Fintech, ma non solo, con un raggio d’azione che si estende dall’ambito delle criptovalute a quello dello streaming musicale.
La metamorfosi in Block riflette la crescita della società. Dai suoi inizi nel 2009, ha accolto i business di Cash App, TIDAL e TBD54566975, ora il cambio di nome dà il via a un’ulteriore crescita. Block è un ecosistema onnicomprensivo delle molte attività unite dall’obiettivo del potenziamento economico e dalla finalità di servire gran parte delle persone: individui, artisti, fan, sviluppatori e venditori.
https://twitter.com/blocks/status/1466154290137894912
Non sono previste variazioni nell’organigramma che ha fin qui guidato Square: il numero uno Jack Dorsey continuerà a mantenere il proprio ruolo di CEO. Formalmente, Block nascerà nella giornata del 10 dicembre. Almeno in un primo momento, alla borsa di New York continuerà a essere rappresentata dal simbolo SQ.
L’idea di dar vita a ciò che poi sarebbe poi diventato Square è balzata in testa a Dorsey quando, ormai ben oltre un decennio fa, il suo amico (e co-fondatore) Jim McKelvey ha incontrato problemi nel completare una vendita dal valore pari a 2.000 dollari. I due iniziarono pensare come semplificare la gestione delle transazioni economiche, lavorandoci in un piccolo spazio di St. Louis. Il resto è storia.