Non solo criptovalute: la tecnologia alla base delle blockchain potrà tornare utile negli ambiti più svariati, in ogni contesto dove la gestione decentralizzata delle informazioni può tradursi in un potenziale beneficio. Anche nel mercato alimentare e più nel dettaglio in quello ittico, come dimostra una nuova iniziativa annunciata oggi.
IBM, la blockchain e il mercato ittico
È il frutto della partnership siglata da IBM con la statunitense Raw Seafood. L’obiettivo è quello di certificare la provenienza del cibo lungo tutta la filiera: dalla pesca alla distribuzione, fino a quando il prodotto arriva sugli scaffali di negozi e supermercati o sui banchi dei rivenditori.
La sperimentazione ha preso il via di recente con il supporto di chi opera su alcune imbarcazioni in mare al largo di New Bedford (Massachusetts) per la pesca delle capesante. I nodi della blockchain impiegata immagazzino tutte le informazioni e le rendono immediatamente disponibili.
La piattaforma monitora anche quando l’imbarcazione lascia il porto e quando ogni partita di prodotto viene valutata a mano, selezionata, preparata e spedita verso la sua destinazione finale.
I dati vengono aggiornati in tempo reale e possono essere consultati da tutti coloro presenti all’interno della filiera, in qualsiasi momento. Sono inoltre corredati da immagini sia dell’imbarcazione che li ha pescati sia del prodotto prima di entrare nella fase di distribuzione. Anche il cliente finale potrà allo stesso modo verificare la provenienza di ciò che porta in tavola tramite la semplice scansione di un codice QR all’interno di un’applicazione sviluppata ad hoc. L’approccio potrà ovviamente essere applicato ad altre specie e, senza impedimenti tecnici di sorta, a qualsiasi altro genere alimentare.