L’Unione Europea sarà in prima linea nella fase pilota di alcune operazioni legate al settore crittografico. I legislatori, mercoledì, hanno dato il benvenuto a una nuova legislazione che si propone con un programma quinquennale di test per sperimentare trading crypto, obbligazioni e fondi attraverso tecnologia blockchain.
In altre parole, l’Unione Europea ha dato il nulla osta ai membri per testare l’emissione, la negoziazione e il regolamento di azioni e obbligazioni. Il tutto tramite la tecnologia blockchain. È stato proprio il Parlamento Europeo di Bruxelles ad aver approvato questo programma della durata di 5 anni.
In questo modo i membri dell’UE potranno sperimentare le nuove applicazioni crittografiche. Prima di questa misura non sarebbe stato possibile perché bloccate dalle leggi e dalle normative attualmente esistenti in materia. Modificando quindi l’infrastruttura del mercato finanziario hanno aperto la porta a nuove attività.
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Blockchain e UE: bisogna rendere la legislazione attuale adatta al digitale
Nell’aria si sente la necessità di modificare l’attuale legislazione per renderla adatta al digitale e alle soluzioni applicabili attraverso la tecnologia blockchain. Il rischio però è quello di lasciarsi illudere da questa notizia, ma sarebbe un errore.
Infatti, è chiaro che una tale decisione sia stata promossa dall’Unione Europea con una certa prudenza. A esprimere questa idea, a nome di tutto il Parlamento Europeo, è stato il membro Johan Van Overtveldt, che ha negoziato l’accordo tra Bruxelles e i governi che erano stati approvati l’anno scorso:
Ciò che funziona in un ambiente di test limitato non funziona necessariamente in un contesto più ampio. Perciò sarà necessario esaminare a fondo le esenzioni prima di eseguire l’upscaling.
Nonostante tutta questa premura, Van Overtveldt ha comunque definito urgente la necessità di promuovere normative d’uso sempre più compatibili alle opzioni che trovano soluzione tramite blockchain:
Non è solo fondamentale rendere la legislazione finanziaria esistente adatta al digitale, ma anche mostrare un’apertura verso le nuove tecnologie che potrebbero rendere i mercati finanziari più sicuri ed efficienti.
Si tratta di un lavoro rivoluzionario
È interessante che al momento l’UE parli non solo di efficienza, ma anche e soprattutto di sicurezza in relazione alla tecnologia blockchain. Inoltre, Mairead Mcguinness, uno dei più alti funzionari della Commissione Europea, ha definito questo programma un “lavoro rivoluzionario“. L’idea è quella di permettere ai mercati finanziari di sperimentare in totale sicurezza tecnologie innovative.
Ciò potrebbe quindi consentire agli strumenti tradizionali di testare azioni, obbligazioni e fondi tramite blockchain, nonostante le restrizioni dell’Unione Europea in merito a questo settore. Ciò potrebbe dare ancora più forza all’adozione di Bitcoin e altre criptovalute da parte di grandi istituzioni, ma anche di piccole realtà private.
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