Dopo averne mostrato un prototipo lo scorso luglio, Pioneer è ora pronta a spingere sul mercato i propri dischi Blu-ray da 400 GB.
In occasione della fiera IT Month di Taipei, Pioneer ha rivelato che le versioni read-only (BD-ROM) dei propri super multi-layer optical disc (SMLOD) raggiungeranno il mercato tra il 2009 e il 2010, mentre quelli registrabili (BD-R) e riscrivibili (BD-RE) faranno capolino tra il 2010 e il 2012. Nel 2013 il produttore giapponese prevede invece di lanciare il primo supporto Blu-ray da 1 TB (1000 GB).
I dischi super multi-layer di Pioneer utilizzano la stessa tecnologia alla base degli attuali BD da 25 e 50 GB, ma si differenziano da questi ultimi per l’adozione di un nuovo materiale riflessivo e per l’uso di un track pitch compreso tra 10 e 14 nanometri, contro i 25 nm dell’attuale generazione di BD. Con il termine track pitch si indica la distanza tra le due tracce adiacenti: più piccola è questa distanza, maggiore è il numero di tracce che possono essere scritte su un supporto ottico (densità di memorizzazione).
La buona notizia è che i nuovi dischi potranno essere letti sulla maggior parte dei drive Blu-ray oggi in commercio, grazie al fatto che la tecnologia delle testine ottiche è rimasta invariata. Questo non varrà invece per la scrittura, che richiederà masterizzatori espressamente progettati per supportare i nuovi media super multi-layer.
I dischi da 400 GB conterranno 16 layer, contro i due degli attuali BD da 50 GB, ma Pioneer ha reso noto di essere già al lavoro su dischi da 20 layer con capacità di 500 GB.
Sebbene il produttore nipponico affermi che i suoi primi supporti registrabili arriveranno sul mercato entro il 2012, probabilmente questi dischi – e i relativi masterizzatori – approderanno sul mercato mainstream molto più tardi.