Il tentativo dell’ultima ora non è servito a nulla. Il Government Accountability Office (GAO) ha respinto il ricorso presentato da Blue Origin contro l’assegnazione del contratto a SpaceX. L’azienda di Elon Musk riceverà quindi 2,9 miliardi di dollari per la realizzazione del lander lunare.
Bezos perde, Musk esulta
La NASA aveva inizialmente deciso di scegliere due progetti per la realizzazione di un Human Landing System (HLS), ovvero il lander lunare che verrà utilizzato dagli astronauti durante la missione Artemis III del 2024. Il Congresso ha successivamente tagliato i fondi per il programma, quindi l’agenzia spaziale ha assegnato il contratto solo a SpaceX. Gli altri due contendenti erano Blue Origin (in team con Lockheed Martin e Northrop Grumman) e Dynetics.
Il GAO ha respinto il ricorso di Blue Origin, specificando che la NASA non ha violato nessuna legge o regolamento. L’agenzia spaziale statunitense aveva la libertà di scegliere più vincitori, un solo vincitore o nessun vincitore. Dopo aver esaminato correttamente le tre proposte è stata scelta solo quella di SpaceX per mancanza di fondi. Elon Musk ha ovviamente apprezzato la decisione del GAO:
GAO 💪
— Elon Musk (@elonmusk) July 30, 2021
Blue Origin potrebbe presentare appello alla US Court of Federal Claims, ma le possibilità di vittoria sono minime. L’unica speranza è rappresentata dai nuovi fondi del governo per futuri contratti. La NASA ha dichiarato che verrà presto elaborata una roadmap insieme a SpaceX. Non è chiaro se i tre mesi di ritardo avranno conseguenze sulle missioni. Le prime due (Artemis I e Artemis II) sono confermate: la prima prevede il test del razzo SLS e della navicella Orion (senza equipaggio), mentre la seconda prevede il volo intorno alla Luna con gli astronauti a bordo.