Bluesky, il social network basato sul protocollo AT, ha appena annunciato di aver aperto l’accesso anticipato al self-hosting, una funzionalità che permette agli utenti e agli sviluppatori di ospitare i propri dati sui propri server. Questo rappresenta un passo importante verso la federazione, ovvero la possibilità di creare e gestire server indipendenti che si connettono tra loro tramite il protocollo AT. Tuttavia, la federazione non è ancora completa, e Bluesky prevede di estenderla a server più grandi e con più utenti in una fase successiva.
I vantaggi e i limiti del self-hosting
Il self-hosting offre agli utenti un maggiore controllo sui propri social media. Invece di affidare i propri dati ai server di Bluesky, gli utenti possono conservarli sui propri server, o trasferire i propri post, like e follower su una piattaforma diversa che supporta il protocollo AT. In questo modo, gli utenti si proteggono da eventuali fallimenti o cambiamenti di proprietà di Bluesky.
Il social network ha specificato nel suo blog per sviluppatori che il self-hosting è ancora soggetto a delle “protezioni”. La più rilevante è che per il momento gli utenti possono fare self-hosting solo dei propri account, e che i server autogestiti sono limitati a 10 account ciascuno, con dei limiti di utilizzo. Bluesky aumenterà gradualmente questi limiti, man mano che si stabilirà un rapporto di fiducia e reputazione tra gli utenti che si auto-ospitano. Bluesky sta anche lavorando a dei meccanismi per prevenire e contrastare gli abusi.
Il social network ha avvertito che il self-hosting è ancora una funzionalità in fase di sviluppo, e che potrebbe presentare dei problemi di lentezza o malfunzionamento. Sconsiglia, infatti, di fare self-hosting sui propri account principali.
Il futuro di Bluesky
Bluesky ha recentemente abbandonato il suo sistema a inviti, permettendo a chiunque di iscriversi alla rete. Da quando è stato lanciato nel 2023, ha raggiunto oltre 3 milioni di iscritti. Con l’apertura del self-hosting, social network concorrente di Mastodon spera di attirare ancora più utenti e sviluppatori di terze parti sulla sua piattaforma.
Bluesky ha in programma di introdurre presto anche la moderazione indipendente, che darà agli utenti e agli sviluppatori di terze parti più potere sulle regole e le norme della rete. Bluesky potrebbe anche rinunciare alla proprietà del suo protocollo AT, e cederlo a un’organizzazione di standardizzazione del web come l’Internet Engineering Task Force. Questo è quanto ha dichiarato il CEO di Bluesky, Jay Graber, a The Verge.