Bluetooth 4.0: quello che consuma meno

Bluetooth 4.0: quello che consuma meno

Il consorzio che sviluppa lo standard wireless ha svelato una versione a basso consumo del protocollo pensata per i dispositivi più piccoli. Così da garantire una grande autonomia
Il consorzio che sviluppa lo standard wireless ha svelato una versione a basso consumo del protocollo pensata per i dispositivi più piccoli. Così da garantire una grande autonomia

Mentre ancora si attende la diffusione sul mercato di Bluetooth 3.0 , la cui specifica è stata ufficializzata lo scorso aprile, il consorzio il Bluetooth Special Interest Group (SIG) ha introdotto quella che afferma essere una delle caratteristiche chiave della prossima specifica 4.0: la tecnologia Bluetooth low energy (LE).

Come suggerisce il nome, Bluetooth LE assorbe una frazione dell’energia elettrica richiesta dalla specifica standard: questo però a sacrificio della velocità, pari a 1 Mbps contro i 24 Mbps di Bluetooth 3.0 e i 3 Mbps di Bluetooth 2.1. Nessun compromesso invece per quanto riguarda la portata del segnale radio, che resta di 100 metri.

Bluetooth LE è stata concepito soprattutto per i dispositivi alimentati con piccole batterie, come quelle a bottone, dove può funzionare per anni prima di richiedere la sostituzione della pila. Il nuovo protocollo a basso consumo è dunque adatto a orologi da polso, auricolari, dispositivi per il telecontrollo dello stato di salute, cardiofrequenzimetri ecc. Bluetooth SIG corteggia in modo particolare il settore sanitario, dove Bluetooth LE può offrire anche il supporto alla cifratura AES con chiavi da 128 bit.

Tra i vantaggi forniti dalla nuova specifica vengono altresì citati il robusto meccanismo di controllo e prevenzione degli errori di trasmissione, il supporto a connessioni multipunto ( one-to-many ), i bassi costi di implementazione e la modalità di funzionamento dual mode, che ne permette l’integrazione con i controller Bluetooth standard.

Maggiori informazioni su Bluetooth LE si trovano nel comunicato ufficiale .

Alessandro Del Rosso

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Pubblicato il
21 dic 2009
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