Naufragati i progetti di matrimonio con la tecnologia Ultra-Wideband (UWB), la stessa alla base dell’imminente Wireless USB , la tecnologia Bluetooth convolerà presto a nozze con WiFi.
Dopo circa un anno e mezzo di lavoro, Bluetooth Special Interest Group (SIG) sembra ormai vicino a pubblicare la specifica Alternate MAC/PHY , che combinerà i vantaggi di Bluetooth, quali la possibilità di instaurare rapidamente connessioni paritetiche (P2P) fra più dispositivi, con l’elevata velocità di trasferimento dati di WiFi.
Al fine di ottimizzare la durata della batteria, la nuova specifica prevede che WiFi venga utilizzato solo quando realmente necessario: ad esempio, per trasferire file di grandi dimensioni o fare lo streaming di contenuti multimediali. In pratica, dunque, i dispositivi capaci di supportare il neo-standard continueranno a cercarsi e connettersi tra loro utilizzando Bluetooth: non appena gli utenti avvieranno un trasferimento o la riproduzione di contenuti in streaming, la comunicazione verrà passata al layer 802.11b/g, che trasferirà i dati alla velocità massima di 24 Mbps (il supporto a 802.11n verrà probabilmente aggiunto in futuro). Una volta che il trasferimento o lo streaming sarà finito, WiFi verrà disconnesso e il controllo tornerà a Bluetooth.
Bluetooth SIG afferma che Alternate MAC/PHY potrà essere utilizzato, ad esempio, per sincronizzare la libreria di musica tra PC e lettore MP3, stampare una foto direttamente dalla fotocamera, o inviare verso un televisore un video memorizzato su un dispositivo mobile.
La cosa più interessante è che, stando a quanto spiegato da un manager di Broadcom , alcuni dei propri chip wireless supportano già Alternate MAC/PHY: ciò lascia intendere che certi dispositivi mobili oggi in commercio possano avvalersi della simbiosi tra Bluetooth e WiFi con un semplice aggiornamento del firmware o del software di sistema.
Le funzionalità contemplate dalla specifica Alternate MAC/PHY sono rese possibili dal servizio Service Discovery del protocollo Bluetooth, capace di negoziare connessioni wireless utilizzando altri protocolli di rete.
Essendo una sorta di protocollo intermediario, Bluetooth rende di fatto possibile l’interoperabilità fra tecnologie wireless differenti, semplificando significativamente la comunicazione fra i dispositivi mobili. Alcuni osservatori affermano però che sarebbe assai più positivo se il mercato convergesse verso uno standard unico, o al massimo due: la coesistenza di più tecnologie wireless, seppure ciascuna ottimizzata per un certo ambito d’impiego, moltiplica i circuiti radio integrati nei dispositivi mobili e, di conseguenza, il loro costo, la loro dimensione e il loro consumo di energia.
Bluetooth SIG prevede di pubblicare la versione finale di Alternate MAC/PHY intorno alla metà di quest’anno, ma i più ottimisti parlano di aprile.