BMW ci vede anche di notte, grazie alla temperatura

BMW ci vede anche di notte, grazie alla temperatura

Presentato al CES, il nuovo sistema di ausilio alla visibilità potrebbe consentire di schivare più pedoni sulle piste. Ma serve anche a riconoscere limiti di velocità ed altre cosucce
Presentato al CES, il nuovo sistema di ausilio alla visibilità potrebbe consentire di schivare più pedoni sulle piste. Ma serve anche a riconoscere limiti di velocità ed altre cosucce

Suscitano molta curiosità alcune delle nuove soluzioni tecnologiche relative alla sicurezza al volante messe in mostra all’edizione del CES di Las Vegas da poco conclusa. Tra le più interessanti, di sicuro c’è PathFindIR , il sistema di visione notturna sviluppato da FLIR e subito adottato da BMW per la nuova Serie 7.

La videocamera a sensore termico Il dispositivo, alla seconda release, è pensato per migliorare la visibilità notturna in zone scarsamente illuminate. Consiste in una camera a sensore termico montata sul paraurti anteriore, in grado di captare una variazione anche di solo mezzo grado. La videocamera, fornisce l’immagine della corsia, segnalando eventuali pedoni o animali da oltre 300 metri di distanza, favorendo così l’azione del guidatore che dispone del tempo necessario per rallentare ed evitare l’ostacolo anche a velocità sostenute. Non solo: anche l’angolo di visuale risulta molto ampio, con un’ampiezza di circa 36°.

Le immagini fornite dal sistema vengono visualizzate su di un display posto sulla plancia dell’automobile, in posizione tale da non dover quasi togliere gli occhi dalla strada per poterlo guardare. Se durante il tragitto il sistema visualizza un animale o un pedone muoversi in direzione parallela al limite della carreggiata, il il sistema si limita a segnalarne la presenza senza un particolare avviso. Se, invece, il soggetto inquadrato invade la carreggiata, il guidatore viene avvertito da un segnale sonoro e da un triangolo lampeggiante sul display. Inoltre, stando a quanto dichiarato dal produttore, il dispositivo funziona anche in condizioni climatiche estreme, come ad esempio in presenza di neve o nebbia e non sembra essere per nulla infastidito dai fari delle altre autovetture.

Dal video dimostrativo, riproposto più in basso, si può dedurre che la qualità delle immagini, per quanto non perfetta, possa rivelarsi comunque sufficiente allo scopo. Tra le altre particolarità, vi è anche una seconda videocamera posta accanto allo specchietto retrovisore che ha il compito di leggere i segnali stradali, calcolando così il limite di velocità. Nonostante il dispositivo non preveda alcun sistema utile a limitare la velocità di marcia, se si spinge troppo sull’acceleratore viene attivato un segnale sonoro che indica il superamento del limite consentito.

Dotato di notevole versatilità, il sistema può essere integrato anche su imbarcazioni e su diversi mezzi di trasporto. Ma è sull’automobile che l’azienda punta per espandere il suo bacino d’utenza, e di sicuro si gioverà della partnership sretta con uno delle maggiori case automobilistiche europee, ovvero la tedesca BMW . Sarà infatti la casa automobilistica con sede a Monaco di Baviera la prima ad implementare su alcune delle sue vetture il sistema di FLIR, montato sui modelli 750Li e 750i destinati al commercio per il 2009.

A dire il vero, un sistema simile non è del tutto nuovo, soprattutto se ci si riferisce all’industria automobilistica tedesca. Un dispositivo simile è stato infatti già introdotto da Mercedes Benz, tra le prime ad adottare il sistema di visione notturna, denominato Night View Assist . Anche se all’apparenza i sistemi possono sembrare identici, sono alla sostanza dei fatti del tutto differenti: mentre il sistema di BMW si basa su una camera in grado di captare la variazione di temperatura, quello di Mercedes utilizza una serie di proiettori di luce a infrarossi che, riflettendosi sugli ostacoli permettono alla videocamera di decodificare l’immagine.

Vincenzo Gentile

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Pubblicato il
13 gen 2009
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